Credo sia arrivato il momento di sostenere in maniera decisa l’azione che partirà dagli enti locali e dai sindacati territoriali affinché la vertenza ILVA assuma finalmente il rigore di una vertenza territoriale in cui il fronte è unito e coeso. A chi propone soluzioni semplicistiche occorre rispondere con la determinazione di chi vuole portare a casa il migliore risultato possibile in anni in cui proprio le divisioni della comunità hanno consentito ai protagonisti di questa vicenda di dettare legge sul futuro di quella fabbrica e di questa città.
Così il consigliere comunale Cisberto Zaccheo, che dalle file della maggioranza come rappresentante degli eletti nel PSI, mostra la sua completa sintonia con quanto riportato ieri dal Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci.
Contiamo le presenze a quel consiglio di fabbrica svoltosi ieri nella sede di Palazzo di Città, perché chi si sottrae al dialogo con i lavoratori in questo caso ha sempre torto, perché sono proprio i lavoratori a chiedere un impegno pragmatico e non mera propaganda su una emergenza che li tocca da vicino – dice Zaccheo – Una emergenza che non ha colore politico e che riguarda migliaia famiglie legate a doppio filo al destino dell’ILVA e dell’indotto.
Come Partito Socialista siamo pienamente soddisfatti di questa posizione del Sindaco che dimostra ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno, che il faro del nostro agire non è la strumentalizzazione politica o la contrapposizione con questa o quella corrente governativa – dice Zaccheo – ma il futuro di quella fabbrica su questo territorio, non più disposto a fare passi indietro né sul fronte dell’occupazione né su quello del rispetto e della tutela della salute e dell’ambiente.
Non possiamo perseguire altre strade – continua ancora il consigliere comunale di maggioranza – non esistono Piani B degni di questo nome, perché sia l’ipotesi dell’accordo di programma, sia quella ancora più fantasiosa di chiusura abbinata a relative modifiche, sono campate in aria e segno di un apostolato populistico che non intende risolvere i problemi ma solo alimentare il mal contento e la rabbia a meri fini politico-elettorali. Non è questa la politica che aiuta Taranto e quei lavoratori, a cui bisognerebbe avere l’umiltà di tornare per evitare finalmente di decidere sulle loro teste qualcosa che loro pagheranno per due volte, come operai e cittadini di questa terra.
In questo senso sento di voler condividere, inoltre, l’appello lanciato ieri dal Sindaco in favore di un tavolo aperto al contributo di tutti – conclude Zaccheo – a cominciare dalle forze economiche, produttive e commerciali della città, settore da cui provengo, e che in questi anni hanno subito gli effetti di una crisi di sistema ma anche di considerazione che va assolutamente sanata.