Alle prime ore del mattino di oggi, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa del N.O.R.M. della Compagnia di Taranto, coadiuvati nella fase esecutiva da militari del N.A.S. di Taranto, hanno dato esecuzione, a Taranto e in provincia, alla notifica di informazioni di garanzia e contestuali decreti di perquisizione personale e locale, emessi dal Procuratore Aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Taranto dott. Maurizio Carbone, nei confronti di otto individui, tra i quali un medico di famiglia, ritenuti responsabili, a vario titolo, di:
– falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati ed autorizzazioni amministrative;
– falsità materiale commessa dal privato;
– falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in certificati o in autorizzazioni amministrative;
– falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico;
– uso di atto falso;
– truffa aggravata e continuata.
L’operazione di oggi, costituisce l’epilogo di un’attività investigativa avviata nel settembre 2017 dai Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Taranto e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, scaturita dalla denuncia sporta nel maggio 2017 dal titolare di una farmacia ubicata nel capoluogo ionico, il quale, nella circostanza, ha riferito di aver venduto un farmaco, denominato “Testoviron”, a seguito dell’esibizione di una prescrizione di dubbia autenticità. Lo stesso denunciante infatti, da attenta disamina della prescrizione medica, presentata da un utente e finalizzata all’acquisto del farmaco, ne ha appurato successivamente la falsità riferendolo ai militari. Analogamente, a seguito, i Carabinieri, nel corso delle investigazioni, hanno raccolto le denunce sporte da altri tre medici specialisti avendo constatato la falsificazione di ulteriori prescrizioni mediche ottenute attraverso la fraudolenta apposizione delle intestazioni medico-specialistiche degli ignari professionisti.
L’attività è stata convenzionalmente denominata “Testosterone” in relazione alla tipologia di farmaco oggetto di acquisto a seguito delle false prescrizioni mediche: il “Testoviron” che è uno steroide anabolizzante iniettabile che contiene una miscela di due diversi tipi di testosterone, proprionato ed enantato, molto in voga tra i bodybuilder e gli atleti di potenza.
“Testoviron” serve a sostituire il testosterone negli uomini adulti, per il trattamento di diversi problemi di salute dovuti alla carenza di testosterone. Come tutti gli altri tipi di testosterone anche il Testoviron possiede un’attività androgena piuttosto accentuata ed una volta iniettato viene rapidamente convertito in estrogeni. Il risultato di tale conversione è la netta perdita di definizione muscolare, causata dall’accumulo di grasso sottocutaneo e da una marcata tendenza alla ritenzione idrica consentendo tuttavia guadagno notevole di forza e massa muscolare.
Nel corso delle indagini, attraverso il tracciamento telematico del farmaco in questione, è stata accertata la messa in circolazione di numerose prescrizioni mediche false o contraffate, con cui sono state spedite e dispensate indebitamente 32 confezioni di “Testovis 100 mg” e 42 confezioni di “Testoviron 250 mg”, farmaci utilizzati soprattutto nell’ambito delle attività di bodybuilding come anabolizzanti. Nei dettagli:
– è stato appurato che gli indagati, presentando prescrizione mediche false e/o contraffatte hanno acquistato confezioni di medicinali di “Testovis 100 mg” e “Testoviron 250 mg” presso farmacie locali, inducendo in errore i titolari delle stesse;
– è stato documentato che un medico, in qualità di medico di famiglia, ha rilasciato indebitamente ad un paziente una prescrizione medica relativa al farmaco “Testoviron 250 mg”, contravvenendo a quanto determinato dall’Agenzia Italiana del Farmaco, laddove si sancisce che la specialità del medicinale a base di testosterone a prescrizione medica limitata (RNRL) è da rinnovare volta per volta, vendibile al pubblico su prescrizione di centri ospedalieri o – esclusivamente – da parte di medici specialisti in endocrinologia, urologia e andrologia;
– è stato accertato il fraudolento utilizzato di timbri a secco per la falsificazione delle ricette e formulari per le prescrizioni, riconducibili a strutture ospedaliere (dalle quali sarebbero state illecitamente asportate) ed a medici specialisti, tra i quali addirittura uno deceduto precedentemente alle emissioni delle prescrizioni.
Nel corso dell’attività investigativa è stato eseguito un decisivo “riscontro” allorquando, nel maggio dello scorso anno, era già stato denunciato in stato di libertà uno tra gli indagati il quale, a seguito di perquisizione era stato sorpreso in possesso di due confezioni di “testoviron 250 mg” precedentemente acquistate inducendo in errore una farmacia locale, rinvenute e sequestrate unitamente ad una carta d’identità per cui aveva falsamente denunciato lo smarrimento mesi prima.
Nel corso delle perquisizioni, a carico di un indagato, sono stati rinvenuti e sottoposti a sequestro:
– circa 650 mg, suddivisi in 8 confezioni e flaconi, di steroidi anabolizzanti illegalmente detenuti;
– 17 ricette mediche in bianco recanti l’intestazione di un medico specialista in endocrinologia;
– 1 blocco di foglietti in bianco delle stesse dimensioni delle prescrizioni mediche;
– il programma settimanale relativo all’assunzione dei farmaci dopanti.
Inoltre, a supportare le ipotesi delittuose della falsificazione delle ricette e delle prescrizioni, proprio dall’analisi di un computer di un indagato sono stati estrapolati dei file word contenenti i “format” delle intestazioni di due medici della provincia, entrambi specialisti in endocrinologia, evidentemente utilizzate nella riproduzione della documentazione utile all’acquisto dei farmaci.