Apprendiamo che il Movimento NoTav, con una lettera che pubblichiamo di seguito integralmente, si assume la piena responsabilità di quanto proferito sul palco del Primo Maggio tarantino, da un suo attivista. Un segnale che, come giornale che ha denunciato la vicenda, accogliamo favorevolmente. Il nostro voleva essere un modo per smuovere quanti, senza apparente motivo, spesso per tendenza, si scaglia contro gli uomini e le donne in divisa. Come abbiamo avuto modo di dire in più occasioni e come ha specificato il Direttore Responsabile Elena Ricci, le lotte per la tutela dell’ambiente, lo spirito nobile che dovrebbe animare questi movimenti, lo condividiamo pienamente. La violenza, quella no. Quella la combatteremo sempre. Intanto, non possiamo non dare risalto e merito al Movimento No Tav, per la presa di coscienza. Prendere le distanze da certe esternazioni e fare un passo indietro, non è sottomissione, ma intelligenza e onestà intellettuale.
Il primo maggio di Taranto è sicuramente l’unico luogo in Italia dove ancora si festeggia degnamente la festa del lavoro. Essere stati presenti è stato un onore e un piacere indescrivibile. L’emozione di vedere un movimento nato dal basso e capace e ridare fiducia e futuro a Taranto da speranza e forza a tutti i movimenti come il nostro che lottano per la salvaguardia dei territori e della salute di chi li abita. Siamo pertanto enormemente dispiaciuti per le polemiche a causa di un intervento sconsiderato che un nostro militante ha pronunciato dal palco. Purtroppo a volte l’emozione fa brutti scherzi, non facendo comprendere né il contesto né il luogo di dove ci si esprime. Vogliamo però sottolineare che come movimento no tav ci prendiamo tutta la responsabilità dell’accaduto, nessuno degli organizzatori era naturalmente a conoscenza del tipo di intervento che sarebbe stato pronunciato. Siamo consapevoli che l’organizzazione di un tale evento in una città come Taranto comporti una collaborazione anche con buona parte delle forze dell’ordine, che hanno contribuito per far si che tutto si svolgesse nella massima serenità e nel clima di festa che abbiamo tutti noi vissuto. Pertanto non possiamo che scusarci. Ribadiamo che la responsabilità di quell’intervento è solo e unicamente del movimento no tav e di nessun altro. Ci scusiamo ancora con gli organizzatori di una festa che deve continuare a vivere come deve continuare a vivere la lotta che i cittadini di Taranto stanno portando avanti per la tutela della loro salute”. Movimento no tav