Nella prima mattinata di oggi, le Fiamme Gialle del Comando
Provinciale di Foggia, all’esito di articolate investigazioni svolte dal
settembre 2016 al giugno 2017, coordinate e dirette dalla locale
Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione alla ordinanza
emessa dal G.I.P. del locale Tribunale di applicazione della misura
cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 3 ispettori in
servizio presso l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Foggia [uno
dei quali, all’epoca dei fatti, responsabile dell’Area di Vigilanza V
Tecnica Ordinaria] e di 2 consulenti del lavoro attivi in questa
Provincia, nonché della misura coercitiva personale dell’obbligo
di dimora nei confronti di 1 pubblico ufficiale e della misura
interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico
ufficio e di un pubblico servizio, per la durata di sei mesi, nei
confronti di ulteriori 7 soggetti tra pubblici ufficiali e medici.
Il provvedimento cautelare scaturisce dagli esiti di complesse e
prolungate attività di indagine, tecniche e convenzionali, svolte in
sinergia dalla Procura della Repubblica di Foggia e dai dipendenti
Nucleo pef e Gruppo di Foggia, nel periodo settembre 2016 –
giugno 2017.
In particolare, le indagini hanno posto in evidenza che i 3 ispettori
del lavoro, compulsati dai consulenti del lavoro coinvolti nelle
indagini, hanno “accomodato” in senso favorevole agli imprenditori
ispezionati gli esiti di otto attività ispettive in materia di lavoro
condotte dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Foggia tra il 2016
ed il 2017 nei confronti di altrettanti soggetti economici operanti in
questa provincia nei settori delle costruzioni, dell’agricoltura e del
commercio di alimenti e bevande. Come emerso dalle attività
tecniche e dai correlati riscontri documentali, gli ispettori,
traendone vantaggi personali od arrecandone indebitamente a terzi,
hanno falsificato le risultanze ispettive e violato l’obbligo di
comunicare alla Autorità Giudiziaria le notizie di reato accertate,
omettendo di irrogare le sanzioni pecuniarie previste od
irrogandone di più blande in luogo di quelle effettive.
In relazione al riscontrato “accomodamento” di attività ispettiva
eseguita nei confronti di una impresa edile di Serracapriola (FG), è
stato altresì accertato che due agenti della Polizia Locale di
Torremaggiore hanno annullato la sanzione accessoria della
“decurtazione dei punti dalla patente” irrogata nei confronti della
figlia di uno degli ispettori posto agli arresti domiciliari e
responsabile di una delle attività ispettive “pilotate”, così
rendendosi responsabili del reato di abuso di ufficio.
Nel condizionamento delle attività ispettive sono risultati coinvolti
anche altri due ispettori in servizio presso l’Ispettorato Territoriale
del Lavoro di Foggia e tre medici del lavoro, questi ultimi in ordine
al rilascio di certificazioni sanitarie false, tutti sottoposti alla misura
interdittiva della sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio o di
un pubblico servizio.
I tre ispettori agli arresti domiciliari, infine, attraverso la produzione
di documentazione risultata ideologicamente falsa, hanno inoltre
indebitamente percepito dall’Amministrazione di appartenenza
rimborsi per l’impiego in servizio del proprio mezzo di trasporto.
E’ stato accertato, in particolare, che gli automezzi nella
disponibilità degli ispettori, nelle giornate per cui era stata avanzata
richiesta di rimborso, erano stati di fatto impiegati da persone
diverse in attività di natura privata od avevano [come dimostrato
dal dispositivo gps installato sui mezzi] percorso itinerari del tutto
incompatibili con quelli inerenti l’attività ispettiva.
Sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari
V.S, di anni 62, A. S. di anni 59, F. C. di anni 56, A. T. di anni 55,
G.D.L. di anni 46.
Sottoposti, invece, alla misura coercitiva personale dell’obbligo di
dimora L.T. di anni 53, alla misura interdittiva della sospensione
dall’ esercizio di un pubblico ufficio N.R. di anni 66, M.F. di anni 58,
M.C. di anni 40, A.C. di anni 50 e della sospensione dall’esercizio di
un pubblico servizio M.D.I. di anni 53, A.M.P.S. di anni 43, V.M. di
anni 59.