A partire da questo mese la Puglia dirà addio a ben 39 Punti di Primo Intervento che, nel nostro territorio, interesserà ben 5 presìdi: Ginosa, il “San Marco” di Grottaglie, l’ex “Ospedale Pagliari” a Massafra, Mottola e il “G. Moscati” di Statte-Paolo VI.
” La conversione dei PPI in postazioni medicalizzate è stata la conditio sine qua non attraverso la quale ci hanno approvato il piano di riordino ospedaliero”; queste le parole usate dal governatore Emiliano per giustificare la soppressione, dopo i tagli lineari di questi anni.
Ma questa decisione è inaccettabile, considerato che l’unico pronto soccorso attivo, al SS. Annunziata, non riesce a fronteggiare le emergenze del territorio, tanto da rendere necessaria la convocazione (da parte della Asl di Taranto) dell’unità di crisi, per via dell’enorme flusso di pazienti (incrementati del 15% rispetto alla media abituale degli accessi). In quella circostanza la stessa Asl ha provveduto a integrare letti di degenza nelle strutture del “San Marco” di Grottaglie e del “Moscati” di Paolo VI.
Ma ciò che è maggiormente inaccettabile è quello che il governatore non dice, ossia che questa è semplicemente la conseguenza di un piano di riordino scellerato quanto inefficiente che, invece di determinare risparmi, ha portato all’ aumento della spesa farmaceutica e della mobilità passiva (arrivata a 400 milioni di euro) e nessun pareggio di bilancio sanitario, data la necessità da parte della Regione di erogare un contributo di ben 50 milioni.
Quindi, più che una scelta obbligata, la chiusura dei PPI è il risultato della politica sanitaria regionale e un modo per evitare il commissariamento che queste scelte insensate comporterebbero.
Ci uniamo pertanto a tutti coloro che, da diversi territori, stanno facendo sentire la loro protesta a difesa di un sistema sanitario già al collasso e che vede Taranto, nonostante la sua tragica situazione sanitaria, all’ultimo posto della regione come rapporto abitanti/posti letto, e Bari ricevere addirittura un finanziamento di 7 milioni e mezzo di euro per la convenzione di un pronto soccorso privato!
Quindi chiediamo non solo che i PPI non vengano tagliati, ma che si proceda urgentemente alla riapertura del pronto soccorso al Moscati e al San Marco di Grottaglie , indispensabili per un bacino di utenza di queste dimensioni; ma soprattutto chiediamo un assessore alla sanità, che da due anni e mezzo i cittadini pugliesi attendono, che si occupi seriamente di una materia che assorbe circa l’80% del bilancio regionale e che impedisca al governatore Emiliano di continuare con scelte irresponsabili e improduttive come ha fatto fino ad oggi!
ANTONIO SINDACO Coord. Prov. Movimento AMBIENTE E LAVORO