E’ stato un primo maggio carico di significati e di spunti di riflessione quello vissuto dalla città di Brindisi, con i Quadri e Delegati del sindacato CONF.I.A.L (Confederazione Nazionale Autonoma Lavoratori).
Il Coordinatore nazionale del giovane sindacato, Benedetto Di Iacovo, ha voluto fortemente che la manifestazione si svolgesse a Brindisi. Ciò, sia come gesto di riconoscenza verso Ercole Saponaro, sindacalista storico della realtà brindisina, che tre mesi fa ha deciso di lasciare un sindacato che gli garantiva rappresentatività nazionale ed altri ‘comfort’ per abbracciare la stimolante sfida della CONF.I.A.L., sia per la valenza e le potenzialità del territorio brindisino e della sua area industriale, a detta di Di Iacovo trasformatasi in un “cimitero delle imprese”.
E l’importanza dell’appuntamento è stato compreso appieno dalla comunità brindisina, la quale ha partecipato massicciamente, anche attraverso le testimonianze di tre candidati Sindaco, ovvero Massimo Ciullo, Gianluca Serra e Riccardo Rossi, i quali, chiamati sul palco dalla moderatrice – la giornalista Pamela Spinelli – hanno voluto portare il loro qualificato e costruttivo contributo al dibattito.
A fare gli onori di casa è stato Ercole Saponaro, coordinatore provinciale della CONF.I.A.L., che ha sottolineato l’importanza della manifestazione ed ha tracciato le linee per il futuro sviluppo che dovrà traguardare la città: <<Sono orgoglioso di poter ospitare il Coordinatore nazionale qui a Brindisi. Tre mesi fa ho accettato la sfida lanciatami dalla CONF.I.A.L.: inizio daccapo ma sono convinto della scelta compiuta perché non avevo più intenzione di stare in un sindacato che non prestava le giuste attenzioni ai lavoratori.
La nostra città, purtroppo, vive in uno stato di emergenza da diverso tempo; per noi la crisi economica esiste da ben prima del 2008. Brindisi in questi anni è stata umiliata e la situazione di difficoltà è stata acuita dalla vacatio istituzionale che non ci ha permesso di dialogare con gli enti sovraordinati. Per avere contezza dello stato in cui vive la nostra comunità, basta vedere quanti brindisini si recano alla Caritas per ottenere un pasto, o quanti giovani emigrano e si fanno valere altrove; tutto questo è mortificante.
Com’è possibile che con le infrastrutture che abbiamo e con la presenza dei più grandi gruppi industriali italiani, viviamo in una così grande disperazione? Probabilmente le cause vanno ricercate nelle scelte della Regione, ed anche nella connivenza tra sindacalisti ed aziende. Sì, perché per anni si è consentito alle aziende di produrre in barba alla sicurezza ed alla tutela dell’ambiente; i dati sulle malformazioni alla nascita, d’altronde, sono eloquenti.
A tutto questo si aggiunga che non riusciamo ad attrarre un singolo imprenditore per via dell’insicurezza del territorio e degli oneri necessari per affrontare le preliminari
caratterizzazioni dei terreni, frutto di un accordo di programma sciagurato firmato alcuni anni fa con il Governo.
Con questa manifestazione vogliamo accendere un faro su una città che chiede aiuto, e come sempre fatto, posso assicurare che mi schiererò al fianco degli ultimi>>.
Particolarmente significativo ed articolato è risultato poi l’intervento del Coordinatore nazionale di CONF.I.A.L. Benedetto Di Iacovo, che ha compreso a fondo l’importanza della realtà brindisina e del lavoro svolto dal presidio organizzativo provinciale: <<Questa manifestazione si sarebbe potuta svolgere in tantissime altre realtà importanti, ma dopo aver conosciuto Ercole Saponaro non ho avuto il minimo dubbio sul fatto che il primo maggio sarei dovuto essere a Brindisi. Ercole, prima di passare con noi, era in un sindacato che gli garantiva rappresentatività: aveva tutto, ma ha scelto di combattere con noi. Devo ammettere che sono rimasto impressionato dalla competenza del presidio organizzativo di Brindisi.
Ho ascoltato con molta attenzione gli interventi dei candidati Sindaco: se la qualità ed il rispetto da loro mostrato verrà confermato, Brindisi avrà un futuro assicurato. Non è comune di questi tempi ascoltare interventi del livello dei candidati Sindaco di questa città>>.
Il discorso di Di Iacovo si è poi spostato sui temi nazionali che ineriscono il rapporto tra lavoro e sindacati: <<Per noi il lavoro non è solo un mezzo di sussistenza ma uno strumento affinché il lavoratore possa mettere in gioco le proprie capacità e realizzarsi.
Purtroppo i sindacati confederali non tutelano più i lavoratori: è inaccettabile che Confindustria detti le linee ed attraverso gli accordi inter-confederali tracci i recinti entro i quali tutti debbono sottostare. Io denuncio questa situazione e mi riprometto di combatterla con tutte le mie forze.
C’è bisogno di sindacati di prossimità, non basta avere la rappresentanza nazionale per comandare all’interno delle aziende: Confindustria ed i sindacati confederali si sono blindati perché hanno paura di perdere il loro potere, ma così hanno dimenticato di fornire risposte ai lavoratori. Per questo proponiamo una legge sulla rappresentanza sindacale, che deve essere garantita a livello nazionale ma anche territoriale>>.
E rispetto alle nuove sfide che il mondo del lavoro para davanti, il Coordinatore nazionale ha affermato: <<I lavoratori non devono avere paura dell’innovazione tecnologica: abbiamo solo bisogno di ripensare i centri per l’impiego, che devono assurgere a veri propulsori mediante la formazione e l’orientamento.
Allo stesso modo devono essere ripensati il Jobs Act, la Legge Fornero, la Legge sulla Buona Scuola: i sindacati confederali, su questi temi, non hanno proclamato un solo giorno di sciopero!
Noi vogliamo traguardare una reale giustizia sociale, dove il welfare sia garantito a tutti, ma non si può pensare che i servizi pubblici possano essere fruibili anche da chi dichiara oltre 200.000 euro di reddito netto annuo.
Così come siamo favorevoli all’Europa, purché garantisca parità fiscale, sanitaria, di welfare ai lavoratori di ogni nazione. E’ finita l’era dei sindacati ideologizzati politicamente: è arrivato il momento di affrontare i problemi e di risolverli con un approccio asettico>>.
Dopo i saluti istituzionali, i lavori sono proseguiti con le testimonianze di due lavoratori ‘particolari’: uno alle prese con disabilità fisica, Roberto Vantgaggiato, l’altra, giovanissima, Noemi Chianura, alle prese con le difficoltà comuni a molti giovani di inserimento nel mondo del lavoro.
Nel corso della tavola rotonda finale, avente ad oggetto il tema “Il Sindacato per lo Sviluppo sostenibile della provincia di Brindisi”, Di Iacovo ha riservato un’attenzione particolare ai due soggetti innanzi citati, offrendo loro garanzie sul proprio impegno immediato affinché possano ricevere le giuste attenzioni e possano mettere pienamente a disposizione della società le loro capacità.
Alla tavola rotonda, oltre ai due referenti della CONF.I.A.L., hanno partecipato Antonio D’Amore (Confesercenti provinciale Brindisi), Antonio La Musta (Unsic provinciale Brindisi) e Giovanni Barletta (Vice Presidente della Provincia di Brindisi). Quest’ultimo, avendo anche la delega alla partecipata della provincia, ovvero la Santa Teresa, ha auspicato che tra Regione e Governo si possa superare lo stato di impasse che tiene in ansia i lavoratori.
D’Amore, invece, ha incentrato l’attenzione sulla necessità di superare la società dell’informazione e di aprirsi alla società della formazione, perché a dire dell’esponente dell’associazione di categoria, le offerte di lavoro non mancano, ma a fronte di queste vi è poca gente formata a dovere.
La chiusura è stata affidata al Coordinatore nazionale, che non ha nascosto la propria soddisfazione per la portata e la qualità della manifestazione, alla cui riuscita ha contributo la comunità brindisina, desiderosa di recuperare il terreno perduto negli ultimi anni.
Brindisi, 2 maggio 2018