Notte di paura per due donne brindisine nei pressi di via Appia; era da poco passata la mezzanotte quando le stesse, appena entrate nella propria autovettura per fare rientro a casa, venivano importunate da un cittadino extracomunitario che cercava di entrare nell’abitacolo.
Non riusciva in tale intento, in quanto, opportunamente era stata inserita la chiusura centralizzata come precauzione basilare adottata dalle due ragazze.
Lo straniero, peraltro colpito da più provvedimenti di espulsione dal territorio nazionale con appositi provvedimenti emessi a Torino e Bari, non desisteva comunque dalla sua azione molestatrice, infatti saliva sul tetto dell’auto e si sistemava “comodamente” con le gambe poggiate sul parabrezza impedendo di fatto la visuale alla conducente. Gli agenti accertavano che la conducente, impaurita, aveva di fatto avviato la marcia del veicolo, sia pure a bassa velocità, nella speranza che lo straniero desistesse dal suo comportamento, questi invece di desistere dal suo comportamento, come anticipato sopra, si sistema comodamente, obbligando di fatto la conducente a fermarsi e a chiamare soccorso.
Numerosi passanti, fermatisi sul posto, invitavano lo straniero a desistere dal suo comportamento, ma senza successo, tanto che la questione diventava oggetto di attrazione da parte di numerosi viandanti, sino all’arrivo del personale della Sezione Volanti.
Gli operanti, giunti sul posto, cercavano di interloquire con lo straniero, un cittadino di venti anni originario del Gambia, identificato per B.Y., peraltro già noto alle forze dell’ordine presenti in varie città del territorio nazionale; gli sforzi profusi dagli operatori intervenuti risultavano vani, atteso che il ragazzo rimaneva impassibile, con lo sguardo perso nel vuoto, insensibile ad ogni forma di richiamo. Improvvisamente il suo atteggiamento diventava violento, pertanto gli agenti erano costretti a prenderlo per le gambe, costringendolo a scendere e a immobilizzarlo sull’asfalto.
Veniva richiesto l’ausilio di personale del 118, ma tale circostanza anziché apparire di rassicurazione per lo straniero, lo incitava ad azioni ancora più violente nei confronti delgi operanti al punto di dover richiedere l’ausilio di ulteriori forze.
Si riusciva, in ogni caso, ad aver ragione del comportamento violento dello straniero, agevolato tra l’altro dalla particolare prestanza fisica e dalla giovane età, e il personale medico riusciva a trasportarlo in sicurezza presso il locale ospedale civile.
Qui giunto, dapprima assumeva un atteggiamento remissivo, pertanto veniva sottoposto agli accertamenti di rito, ma proprio durante tali accertamenti il soggetto scatenava ancora una volta la propria violenza tanto da rendere necessario nuovamente l’intervento dei poliziotti, sempre presenti sul posto; l’atto di violenza era molto più veemente, tant’è che un agente di polizia subiva una lieve ferita al braccio.
Lo straniero veniva bloccato e sottoposto alle cure ed accertamenti del caso, pur venendo trovato positivo agli esami tossicologici relativi all’assunzione di sostanze stupefacenti.
Lo straniero veniva deferito all’A.G. in stato di libertà, per vari reati commessi in danno delle due cittadine brindisine, per i reati contro gli agenti intervenuti e per quanto commesso all’interno della struttura sanitaria.