L’espressione in dramatic fashion, usata spesso dai cronisti sportivi americani, è perfetta per descrivere la rimonta dei Tritons Taranto questa domenica a Noicattaro (BA). La vittoria nel primo derby stagionale contro i Warriors Bari è infatti arrivata proprio così, in dramatic fashion, ovvero in una maniera quasi teatrale nella sua spettacolarità. 16 a 13 il risultato finale per i ragazzi allenati da Rafael Motolese che hanno avuto la meglio sul team biancorosso alla fine di un incontro quasi schizofrenico nel suo sviluppo. Veniamo dunque alla cronaca della partita. Le prime riprese sono decisamente appannaggio del team barese. Per i primi 4 inning i “Guerrieri” di coach Vincenzo Serino sono padroni del diamante tanto in difesa quanto in attacco. Il lanciatore partente, Ettore Bove, veterano di grande spessore tra le fila del Bari già dalla passata stagione, riesce a tenere a freno il potenziale offensivo dei Tritons. Concede infatti solo 1 punto a Iemmolo spinto a casa da D’Andria nel 1° inning, 1 punto ad Alabrese (complici alcuni errori difensivi e la buona lena di Albanese) nel 2° e 1 punto a Yoicel Hernandez su valida di Antonio Maggio nel 3°. Ma è in attacco che Bari appare decisamente superiore a Taranto. Nel primo inning Alessio Ferrara punisce il partente tarantino Biagio Chirulli con una valida da extrabase che atterra a meno di un metro dal fuoricampo; i Tritons sembrano accusare il colpo e vanno nel pallone in comitiva. Nei primi tre inning, in particolare, il loro atteggiamento in campo non lascia presagire altro che la terza sconfitta consecutiva in campionato. Chirulli non sembra entrare davvero in partita, concede diverse basi su ball e viene colpito duro dalle mazze migliori del line-up barese; al momento della sostituzione appare nervoso, sicuramente conscio di non essere riuscito a incidere su una partita che, da ex, sentiva molto. Il resto della squadra, d’altra parte, non aiuta né lui né il subentrante Giampaolo Morales prima del quarto inning. Gli esterni, imballati, sono lenti nei recuperi e cincischiano troppo con la palla nel guanto, gli interni sbagliano alcune assistenze pesanti. A fine quarto il risultato è eloquente: Bari 11, Taranto 3. Qualcosa però, proprio nella parte bassa della 4° ripresa, cambia. L’interbase cubano Hernandez è il primo a rialzare la testa premiando l’ottimo lavoro sul monte di Morales (autore al 4° del suo secondo strikeout di giornata) e portando, con due solide giocate, la squadra in dugout senza subire punti. Al 5°, un ormai stanco Bove concede una base su ball a Iemmolo in apertura e, senza trovare grande assistenza nella sua difesa (indebolita dall’infortunio occorso all’esterno centro Maggi), subisce 5 punti sulle battute di Hernandez, D’Andria, Maggio, Alabrese e Costante. 12-8. Al 6° Bari prova a correre ai ripari mettendo sul monte l’intramontabile Riccardo Laudisa. I Tritons sono però una squadra totalmente trasformata rispetto a quella di inizio game. Va a segno Elys Alvarado, il venezuelano trapiantato a Massafra che, nonostante una contrattura muscolare, appare vivace fino a fine partita. In difesa D’Andria coglie in trappola Ettore Bove e il Bari si impantana ancora. 12-9. Al 7° inning gli jonici mettono la freccia e sorpassano di prepotenza gli adriatici. Tutto inizia con un bunt a sorpresa dell’esterno centro Costante che, dopo aver rubato la seconda, viene portato a casa dalla valida di Andrea Albanese. Dopodiché trovano la via delle basi Iemmolo, Hernandez, Alvarado, D’Andria e Maggio. Entrano 6 punti e Bari, con la parte alta del suo line-up, non riesce a battere colpo. I Tritons si ritrovano sul 15-12. Nell’8° e nel 9° la partita ritrova equilibrio. Costante porta ai suoi un altro punto costruito a partire ancora una volta da un bunt, Il prima base barese, Erik Hernandez, fa lo stesso per i suoi dopo una bella battuta sul filo del foul di destra. Il 9° inning viene dominato dai closer Mosè Serino per i Warriors e Alberto Iemmolo, autore di una Salvezza magistrale, per i Tritons. La quiete, insomma, dopo la tempesta.
Alla fine i Tritons si impongono meritatamente per 16-13, dimostrando, al di là delle tante imperfezioni, la capacità di andare oltre le proprie fragilità mentali e di reagire affidandosi a un baseball semplice ed efficace. Domenica prossima, a Tramontone, i rossoblù ospiteranno gli Angels Matino per la prima di ritorno e la partita sarà tutt’altro che facile; la squadra salentina è infatti reduce da una partita persa di misura (8-11) contro la capolista Fovea. Forza Tritons, dunque! I risultati, con un po’ di fiducia nei propri mezzi, arrivano sempre.