«Mio figlio è vivace. Terribilmente vivace, come tutti i maschietti alla sua età ma, nonostante ciò, ha una sensibilità immensa verso gli anziani e verso chi è in difficoltà». Sono state queste le parole di Tonia, mamma del piccolo Francesco, proferite con immensa emozione.
Francesco Ricci ha 11 anni, vive a Montemesola, in provincia di Taranto, dove frequenta la prima media e divide il suo tempo, sin dalla prima elementare, con un amico piuttosto speciale: Giovanni Massafra. In questa storia i protagonisti sono tre, quelli che vedete in foto: Francesco, Giovanni e il fratello di quest’ultimo, Daniele.
Tutto nasce da un concorso di poesia intitolato “Dacci un segno”, indetto in seconda edizione dall’omonima associazione culturale di Monteiasi. Con esso, in occasione della festa della donna, si è deciso di coinvolgere gli studenti delle ultime classi della scuola Primaria e della Scuola Secondaria “Leonardo da Vinci” nei due territori di Monteiasi e Montemesola, nella riflessione sulla violenza in genere e sull’importanza del rispetto verso il prossimo, attraverso il linguaggio creativo e la
riflessione sul tema centrale dell’identità e della differenza di genere. Il concorso, inoltre, ha visto il coinvolgimento degli alunni in una giornata di riflessione, dal titolo “Valorizziamo e rispettiamo le differenze”.
Un adulto ci avrebbe riflettuto a lungo sul tema di questo concorso, ma a loro, ai bambini è bastato poco: quello di cui sono dotati nella bellezza della loro innocente spontaneità. L’amore.
A vincere questo concorso sono stati appunto, Francesco Ricci e Daniele Massafra per la scuola media, e Cristian Campanella per la scuola elementare. La fonte di ispirazione per Daniele e Francesco è stato Giovanni, affetto da Sindrome di Down.
Andiamo per ordine. Daniele, fratello di Giovanni, affrontando il tema della donna, ha pensato bene di dedicare una poesia alla donna più importante della sua vita, la sua mamma, Laura. Ha raccontato Laura nella forza di una super mamma e nel coraggio di mamma di un bambino speciale. La poesia di Daniele, intitolata “Le Donne” e che riporteremo integralmente in seguito, inizia dicendo che le donne forti, intelligenti, organizzate e combattenti, hanno segreti nei loro cuori che custodiscono per i loro amori. E gli occhi di mamma Laura, mentre ci raccontava di questa poesia, quei segreti li hanno rivelati tutti.
Francesco invece, ha parlato di diversità, nella sua poesia “Sono diverso da te”. Francesco parla della diversità con il linguaggio di chi la vive come risorsa e ricchezza, tendendo la mano a Giovanni e dicendogli che l’essere diversi non fa paura, ma rende speciali. “Io non sono uguale a te, ma non per forza devo avere paura di te”.
Il cerchio si conclude con il piccolo Cristian Campanella e la sua poesia “Disse qualcuno”, una vera e propria carezza alla donna, ritenuta debole e sottomessa in altri Paesi. Un appello a non far soffire le donne e a rispettarle.
La sensibilità dei bambini dunque, diviene monito e spunto di riflessione, in un’era in cui valori importanti come il rispetto verso l’altro vengono meno.
E’ stato questo infatti l’argomento che abbiamo voluto toccare intervistando la professoressa Gabriella Fumarola, docente di Educazione Musicale e il professor Vincenzo Tavella, dirigente scolastico della scuola secondaria di primo grado di Montemesola.
Questi argomenti e la premiazione dei bambini vincitori del concorso di poesia, sono stati affrontati venerdì pomeriggio a Grottaglie, presso il Liceo Artistico Vincenzo Calò, durante un seminario intitolato “La scuola che Cresce” e focalizzato su strategie, azioni e percorsi, che vedono anche coinvolte le famiglie, per il successo formativo.
Di seguito disponibili le video interviste alla professoressa Fumarola e al professor Tavella. A seguire le tre poesie vincitrici.
Le immagini dei minori sono state autorizzate dai genitori con liberatoria firmata ed indirizzata esclusivamente alla Redazione del Quotidiano Online TarantiniTime.
Sono diverso da te – Francesco Ricci
Io non sono uguale a te
ma non per forza devo avere paura di te!
Io non sono uguale a te
ma non per forza devo essere migliore di te!
Io non sono uguale a te
ma non per questo devo comandare su di te.
Io non sono uguale a te
Ma non per questo devo sfruttare quelli come te.
Io non sono uguale a te
Ma per fortuna che così è!
Perché così possiamo confrontarci
fare amicizia e idee scambiarci!
Penso che se fossimo tutti uguali
avremmo nel mondo uomini banali!
Siamo tutti diversi.
Le Donne – Daniele Massafra
Le donne forti, intelligenti
organizzate e combattenti
hanno segreti nei loro cuori
che custodiscono per i loro amori.
Che siano mariti, figli o genitori!
La mia speciale donna
è la mia grande mamma:
lei è coraggiosa,
perché la vita l’ha provata
e non l’ha risparmiata,
dal dispiacere di un figlio “speciale”
e da una malattia
che poteva essere mortale.
Invece che piangersi addosso,
ha combattuto a più non posso!
Dedico a lei questa poesia
perché è tutta la vita mia.
Disse qualcuno – Cristian Campanella
La donna è debole
disse qualcuno…
Ma oggi non ci crede più nessuno?
E’ libera, forte, è d’acciaio
E pur la feriscono con colpi di mortaio.
Madri, padri, fratelli
Talvolta son proprio quelli
che vogliono farle del male
e non permetterle di volare.
La donna è debole, disse qualcuno
In molti paesi non è aiutata da nessuno.
Tanti atti privi di dignità
in un paese dove si decanta la parità.
Basta parlare! Bisogna agire
ed evitare che la donna continui a soffrire.