Ho sempre pensato che le basi di partenza del rilancio del turismo partano dal promuovere l’identità del nostro territorio attraverso azioni finalizzate a informare e coinvolgere i cittadini e le agenzie che operano nel settore turismo, per offrire soluzioni moderne e innovative.
Già perché, a bene vedere, la materia prima nella nostra cittadina è abbastanza, ma ha bisogno di essere valorizzata.
Ovviamente Pulsano, come gli altri paesi della provincia tarantina ha i suoi punti di forza e di unicità in un patrimonio fatto di monumenti, paesaggi, sapori che caratterizzano la sua identità, e necessitano di strumenti mirati alla suavalorizzazione e fruizione.
Ma come realizzare questa valorizzazione? Qui ognuno ha la sua ricetta, vi propongo la mia. Per me la valorizzazione del territorio e la conseguente promozione turistica vengono perseguiti attraverso una azione coordinata capace di consolidare tutte le realtà presenti nel paese per salvaguardare e promuovere il senso di appartenenza che è alla base di tutto perché permette ai cittadini di conoscere, apprezzare e rispettare e diffondere gli aspetti naturalistici, storici e culturali del luogo in cui nascono e vivono.
In sostanza i primi ad amare ed apprezzare Pulsano devono essere proprio i Pulsanesi. Quale migliore pubblicità per un territorio quella fatta dei propri concittadini, di una comunità consapevole che il turismo è una risorsa economica, oltre a fonte di lavoro.
Obiettivo di questa azione è quello di favorire l’ accoglienza del turista, gestita seppur in collaborazione con le tante agenzie, associazioni e singole persone che da sempre mettono a disposizione della collettività il loro bagaglio di competenze, conoscenze e grande passione per la terra che abitano. Fatta questa opportuna premessa per pensare al turismo bisogna produrre idee buone diverse per ogni regione, stagione e per ogni località.
Questo perché dalle nostre parti siamo ormai abituati che il turismo è una risorsa esclusiva dell’estate, ma non è così.
Infatti anche gli altri periodi dell’anno sono utili per attrarre il turista del nuovo millennio, desideroso di conoscere posti nuovi e di vivere continuamente nuove esperienze. Ed ecco che anche un triste autunno può trasformarsi in un coloratissimo viaggio nei sapori, o una tiepida primavera possono invogliare il viaggiatore verso itinerari nuovi in borghi rurali sconosciuti ma ricchi di fascino come il nostro, anche grazie anche alle loro tradizioni, custodite gelosamente nei secoli.
Viene allora da chiedersi :
Pulsano è pronta ad accogliere i turisti ?
Ma – si badi bene – non solo in relazione ad un ambito localistico, ma individualmente, culturalmente parlando… O anche noi deleghiamo gli altri in un modo di fare che si applica alla perfezione anche in altri contesti del Meridione e in altre realtà italiane.
La verità spesso è che fuori dalla nostra porta nulla ci riguarda, perché sono gli altri… che devono provvedere visto che noi paghiamo le tasse. Per certi aspetti è giusto, ma non è proprio così. Perché il turismo passa anche per le nostre mani, per i nostri balconi fioriti, per le strade sotto le nostre case tenute in ordine e ramazzate davanti all’uscio. Perché la nostra casa non è solo in quelle quattro mura, la nostra casa è tutta Pulsano. I grandi flussi turistici di città come Matera in Basilicata offrono spunti di riflessione su questo in una realtà del Turismo che consente oggi di dormire sonni tranquilli. Ma chi ha fatto ciò, chi ha restaurato i sassi? I suoi concittadini, già proprio loro.
Forse saremmo capaci di fare molto meglio applicando logiche manageriali e di respiro internazionale ai nostri progetti. Ma non basterebbe. L’apporto della gente è fondamentalecosì come una mentalità aperta e moderna. E’ ora di comprendere meglio che non esiste solo il turismo balneare o quello della stagione estiva. E se Pulsano vuole fare turismo deve avere una offerta completa per tutto l’anno. Certo, mi rendo conto che tutto questo non si raggiunge dall’oggi al domani. Occorre lavorare sodo e nel tempo su determinati obiettivi. Ma è da qui che bisogna partire, e al tempo stesso affidarsi a veri professionisti del settore che studiano le nuove tendenze. Perché nel turismo nulla si inventa e dietro certe mete di successo ci sono studi di comunicazione, di marketing strategico e operativo, di analisi e impiego dei social network, di politiche tariffarie che rispondano alle logiche di mercato. Questo per inventare idee capace di saper creare una proposta allettante sotto ogni punto di vista, in grado di stimolare la domanda. E’ ora di convincersi che il mercato di oggi è globale per lo sviluppo del web e la concorrenza è aumentata di pari passo.
Ma un sistema turistico efficiente non può prescindere da un gioco di squadra in cui anche i cittadini hanno un ruolo. Puntare sulla valorizzazione dell’immagine del nostro paese e promuovere il nostro prodotto e le attrattive del territorio, anche in raccordo con gli eventi è importante per la riuscita del progetto. Un progetto nel quale è fondamentale la collaborazione tra pubblico e privato. Certo, adognuno il suo: l’albergatore e il ristoratore devono offrire servizi e prodotti di qualità; le istituzioni territoriali fornire e mettere in campo servizi efficienti e accoglienti, sforzandosi per rendere appetibile una località anche attraverso campagne promozionali e di comunicazione. Il tutto per raggiungere uno scopo comune: attirare i turisti offrendo loro ciò che cercano e, come logica conseguenza, far crescere l’economia locale.
Valorizzare le tradizioni, promuovere l’ambiente e le attività all’aperto: possono essere dei buoni punti di partenza per fare turismo, ovunque,anche nelle località meno pubblicizzate. Ma per ottenere risultati, per essere vincenti in Italia e,soprattutto, in un contesto internazionale, bisognaessere uniti, cittadini ed istituzioni e cambiare mentalità, cominciando a ragionare come comunità.
Angelo Di Lena