Ho partecipato a Statte all’assemblea pubblica contro lo smantellamento dei Punti di Primo Intervento che nella provincia di Taranto sarebbero ben cinque: Ginosa, Massafra, Moscati di Statte, Grottaglie e Mottola.
Una scelta che se adottata lascerebbe la provincia ionica davvero sguarnita di presidi socio-sanitari adeguati a poter fornire la ordinaria assistenza.
Siamo costretti a ribadire infatti che il Pronto Soccorso del S.S. Annunziata di Taranto si trova già in continuo affanno, dovendo gestire un’utenza di 330 mila abitanti, con l’organico sotto-dimensionalto, la presenza dell’hot spot nazionale e l’incidenza di patologie respiratorie e non solo, così come criticità si registrano anche al Pronto Soccorso di Martina Franca. Sinistra Italiana/Liberi e Uguali non condivide queste scelte molto lontane dai bisogni concreti dei pugliesi. Non è accettabile subire il taglio di servizi indispensabili, lasciare la popolazione allo sbando e finanziare dall’altro canto soluzioni alternative dispendiose e inefficienti.
La soppressione di ben 38 Punti di Primo Intervento in tutta la regione produrrà un ulteriore sovraffollamento dei Pronto Soccorso esistenti che già vivono condizioni di gravissima difficoltà e che si troveranno ora a gestire anche 40.000 accessi in più all’anno. Invitiamo il Presidente Michele Emiliano, che aveva garantito nei giorni scorsi che qualunque decisione sarebbe stata assunta solo a seguito di un ampio percorso di consultazione dei sindaci e dei rappresentanti istituzionali, a valutare realmente il da farsi. Dov’è la tanto decantata “partecipazione” di Michele Emiliano? Ma soprattutto come faranno i pugliesi a curarsi?
Mino Borraccino