In campagna elettorale uno dei rischi principali e’ che si sbandierino demagogicamente programmi da libri dei sogni. Ma la prima regola per un qualsiasi amministratore, anche di un condominio, e’ che tenga conto delle risorse a disposizione, delle previsioni di entrate e di uscite nonche’ della esposizione debitoria dell’ente. Insomma, prima di parlare va considerato il bilancio comunale. Probabilmente a qualcuno sara’ sfuggito che lo scorso dicembre il Commissario Straordinario Santi Giuffre’ disse che la situazione e’ grave, ma non tragica, anche se potra’ diventarlo alla luce dei 50milioni di euro di contenziosi ancora aperti e della mancata riscossione di tributi, delle contravvenzioni e degli affitti comunali. Il 29 marzo il Commissario Giuffre’ ha approvato il bilancio di previsione 2018-2020. Ebbene alla luce delle preoccupanti dichiarazioni rese nel mese di dicembre e della imminenza dell’insediamento del nuovo consiglio comunale, sarebbe stato opportuno che il Commissario accompagnasse l’approvazione con una conferenza pubblica che illustrasse i contenuti del bilancio e aggiornasse la cittadinanza rispetto alle preoccupazioni manifestate a dicembre scorso. Invece tutto e’ passato in sordina. Ed infatti il bilancio e’ reperibile sul sito web del Comune ma solamente attraverso una ricerca piu’ minuziosa tra gli atti amministrativi approvati e non nella pagina di immediata consultazione della cd. Amministrazione Trasparente (almeno fino a ieri). Se poi lo si legge attentamente si scopre che l’accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità per l’esercizio finanziario 2018 ammonta ad un totale generale di oltre 166milioni di euro sotto la specifica voce degli stanziamenti di bilancio per un accantonamento effettivo di euro oltre 12milioni di euro. Quindi gia’ dalla rilevanza di tale fondo crediti di dubbia esigibilità e’ agevole comprendere quanto sia limitata la capacita’ di spesa che avrà il Comune di Brindisi.
Ed ancora, rileva che la quota capitale ammortamento mutui e prestiti obbligazionari relativamente al debito pubblico per l’esercizio finanziario 2018 anno 2018 ammonta ad oltre 4milioni di euro. Questa situazione, ovviamente, si ripercuote sulle spese che l’Ente deve e dovrà affrontare, cosi’ da dover ricorrere a numerose anticipazioni di cassa sulle quali graveranno pesantemente gli interessi applicati.
Se a tanto si aggiungono i circa 50milioni di euro di contenziosi lamentati a dicembre dal Commissario, allora bisognerà essere prudenti e non demagogici nei programmi elettorali, cosi’ come sara’ necessario intervenire con una riduzione della spesa pubblica fino a quanto e’ possibile tagliare relativamente ai costi del personale di fascia alta. Altrettanto andrà verificato continuamente l’effettivo, obiettivo e congruo utilizzo del PEG (piano economico di gestione) di ogni dirigente. Ma nell’immediato chiedo che il Commissario Straordinario illustri alla città il bilancio di previsione approvato il 29 marzo in modo che i candidati sindaco e le rispettive forze politiche sappiano precisamente cosa spetta loro evitando di assumere impegni che non possono mantenere.