Grande successo per l’iniziativa sul biotestamento che si è svolta
domenica scorsa a Taranto. A organizzare il tavolo di informazione in
via di Palma militanti dell’associazione Coscioni, di Rete civile, del
Partito democratico e dei Radicali. In Particolare Maria Miali,
Claudio Leone, Pino De Padova e Annarita Digiorgio.
In solo due ore Centoventi cittadini si sono avvicinati per ritirare
il modulo da compilare per il biotestamento. Infatti, e purtroppo –
dichiarano gli organizzatori- ad oggi soltanto passando dal nostro
tavolo i cittadini di Taranto possono recuperare il modulo per le
dichiarazioni anticipate di trattamento. Che però ancora non possono
depositare gratuitamente. Questo perché il Comune di Taranto è ancora
inadempiente rispetto alla legge in vigore dal 2017. Infatti la legge
sul biotestamento approvata grazie alla disobbedienza civile di Marco
Cappato, prevede che i comuni debbano tramite delibera consiliare
attivarsi per trasmettere agli uffici le direttive per l’apertura del
registro. Cosa che in 4 mesi il comune di Taranto non ha ancora
effettuato. Questo evidentemente evidenzia il disinteresse
dell’attuale amministrazione verso i problemi reali dei cittadini,
cosa che abbiamo potuto appurare incontrando le tantissime persone che
si sono avvicinate domenica al nostro tavolo per firmare il proprio
biotestamento e che con sgomento apprendevano da noi non sia ancora
possibile registrare, al pari di tutti quelli che ci hanno detto
essersi già recati personalmente presso gli uffici comunali per
depositarlo e sono stati mandati in dietro in attesa di regolamento.
Con loro abbiamo preso l’impegno di continuare a seguire la vicenda e
spingere i consiglieri comunali ad attuare immediatamente il
regolamento. Cosa non più rinviabile.
Altrettante decine di cittadini hanno al contempo firmato la nostra
proposta di legge di iniziativa popolare per consentire di inserire
le proprie volontà nel fascicolo sanitario elettronico. Chiediamo
infatti alla regione Puglia di inserire le dat nella tessera sanitaria
così che in ogni momento sia posssibile reperirne le informazioni.
Una legge come quella sulle disposizioni di fine vita funziona se la
gente, i medici e i malati sono informati. Per poterla esercitare è
necessario sapere come interrompere le terapia, dove esprimere e
depositare le proprie volontà, come deve operare il fiduciario
designato in caso di incapacità di intendere e volere. Informazioni
che Al momento – dichiara Digiorgio- si possono trovare solo sui siti
internet dell’Associazione Coscioni e attraverso le nostre iniziative.
Per questo viste le numerose persone che in poco tempo si sono
avvicinate per ricevere informazioni che non trovano da nessun altra
parte, abbiamo deciso di continuare L’iniziativa nelle prossime
settimana a Taranto e presso gli altri comuni della provincia che
ancora non hanno aperto il registro, attivo al momento solo a Martina
Franca e Castellaneta.
Sui diritti della vita delle persone non si può ne perdere tempo, ne
fare melina, ne nasconderli, ne procedere a macchia di leopardo.