Con il patrocinio del Comune di Taranto e il sostegno delle associazioni Clam International, Nobilissima Taranto e il Circolo fotografico Il Castello di Taranto, si inaugura il 29 aprile, ore 18.00, nella Galleria Comunale – Castello Aragonese – la mostra fotografica San Cataldo dei Tarantini a Betlemme di Anna Svelto. C’è il cuore di Taranto a Betlemme nella Basilica della Natività, luogo dove la tradizione vuole che sia nato Gesù.Sono partita per un viaggio di pace e di incontri con i palestinesi ma ho riservato l’ultimo giorno alla Basilica ed in particolare alla colonna di San Cataldo. Ho avuto conferma di essere al cospetto di San Cataldo dai restauratori italiani dell’impresa del Dott. Gianmarco Piacenti che dal settembre 2013 è impegnata nel risanamento di tutta la Basilica e che, proprio in questo periodo, sta lavorando al ripristino delle colonne. L’immagine del Santo si colloca subito dopo quella della Madonna ed il Bambino e quella di San Giovanni Evangelista, quindi in posizione privilegiata e molto vicina all’altare. La tecnica usata dai pittori è la decorazione ad encausto, antica tecnica pittorica greco-romana, in questo caso realizzata su marmo. Nell’encausto I pigmenti, mescolati a cera punica bollente, sono stesi sul supporto con un pennello o una spatola e poi fissati a caldo con arnesi di metallo chiamati cauteri. La raffigurazione appare nella parte superiore della colonna e si sviluppa per circa un terzo della sua altezza. San Cataldo indossa una tunica sormontata dalla penula e questa dal pallio. Con la destra benedice, con l’indice e medio alzati, con la sinistra tiene il bastone pastorale sollevato in alto. Il viso è completamente scomparso e ai piedi del Patrono compaiono dei simboli araldici di cavalieri, scritture beneventane e le effigi di due saraceni mentre i simboli della parte inferiore sono stati consumati nei secoli dalle mani dei fedeli. La colonna è sormontata da un raffinato mosaico rappresentante gli Angeli e i Concili . Una volta tornata in Italia, ho ricostruito dal mio archivio fotografico un percorso documentale sui lavori di restauro dal 2013 al 2018. Sono onorata di aver portato questa rappresentazione inedita di San Cataldo a Taranto. Oggi il dipinto, che sino a ieri era poco visibile perché annerito dal fumo delle candele accese dai devoti nei secoli, appare nello splendore originario del XII secolo. Dedico questa mostra alla bellissima città di Taranto, la “Taranto bella”, la “Taranto azzurra” di Alda Merini, e a tutti tarantini che l’amano, la difendono tra mille difficoltà, credono in un futuro migliore e combattono ogni giorno per realizzarlo.
La mostra composta da 29 fotografie è stata integrata da due foto del fotografo ufficiale dell’Impresa Piacenti, Egisto Nino Ceccatelli. Lo ringrazio per la disponibilità preziosa anche perché mi ha inviato le foto da Betlemme dove sta continuando a seguire i lavori. Nella prima foto è visibile la testa di San Cataldo abbastanza rovinata prima del restauro e nella seconda un restauratore al lavoro sul dipinto di San Cataldo. La mostra sarà esposta dal 29 aprile al 12 maggio.
Orario di visite: da lunedì a venerdì 9.00-13.00 e 15.00-20.00; sabato e domenica orario continuato 9.00-21.00.
Ingresso libero