Nei giorni scorsi la maggioranza al comune ha annunciato il mancato aumento della Tari agli artigiani già prospettato dopo l’approvazione, sempre da parte loro, del piano economico di raccolta e smaltimento rifiuti. In realtà, la stessa maggioranza ha sostituito le tariffe rapportate al costo del piano dei rifiuti con le aliquote Tari del 2016 garantendo che ciò non avrebbe causato un minore introito del gettito Tari poiché, come noto, i costi della gestione rifiuti devono essere coperti con le entrate derivate dalle tariffe della Tari. Dopo l’annuncio “non abbiamo alzato la Tari agli artigiani” è emerso però dai calcoli un buco di 273 mila euro per il minor introito causato dalla modifica delle aliquote; infatti se il costo del piano resta invariato, se si vuol diminuire la tariffa a una categoria per rispettare il saldo complessivo del gettito occorre far ricadere tale abbattimento sui restanti contribuenti. Allora, l’amministrazione, per non venir meno a quanto propagandato, invece di riapplicare le vecchie tariffe salva l’illusione del risparmio e copre tale buco prendendo i soldi direttamente dal bilancio comunale senza che i cittadini se ne accorgano. Senza dunque recuperare tale somma direttamente con la tassa riesce così il gioco delle tre carte: quei soldi, che sono sempre dei tarantini, verranno presi da quel calderone che è il bilancio fregando letteralmente i cittadini non informandoli su tale manovra. Tale soluzione, illegittima, riceve il rilievo dei revisori dei conti perché la legge 147/2013 prevede che il costo del servizio di raccolta rifiuti sia finanziato integralmente con il gettito Tari. A evidenziare ulteriormente la violazione di legge commessa dal comune interviene la legge 175/2017 che vieta trasferimenti straordinari alle società partecipate se non previsti dal codice civile. Una violazione che se arrivasse alla corte dei conti causerebbe la bocciatura del piano esecutivo di gestione dell’ente. Se l’amministrazione vuole realmente ridurre la Tari, senza fare il gioco delle tre carte, deve impegnarsi giorno per giorno e non a ridosso della determinazione delle tariffe a ridurre i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Proprio per questo chiedo da tempo come viene speso il denaro pubblico all’interno dell’Amiu.
Giampaolo Vietri – Capogruppo Forza Italia al Comune di Taranto