Dopo la ultima nota, di cui hanno dato notizia i giornali, con la quale il Dott. Marazia, PM della Procura di Taranto, ha comunicato e confermato, ad Arpa e Provincia di Taranto, che vi è certezza dell’inquinamento della falda acquifera, non c’è più tempo da perdere.
La Provincia di Taranto deve intervenire per bonificare e mettere in sicurezza il territorio. Continuiamo a ripetere da anni che è necessario sgombrare il campo da qualunque ipotesi di ripristino dell’attività di smaltimento, cosa ventilata dalla Provincia qualche tempo fa, e che, al contrario, gli Enti preposti devono ricorrere ai poteri sostitutivi nei confronti del gestore per tutelare l’ambiente e la salute pubblica. Nei mesi e negli anni scorsi, abbiamo prodotto interrogazioni, denunce nella pubblica opinione ed un esposto, a settembre dello scorso anno, alla stessa Procura sull’argomento.
Urge, dunque, bonificare il sito e chiudere per sempre a qualunque ipotesi di successive attività di smaltimento. Avevamo anche segnalato che la Regione Puglia aveva stanziato dei fondi, individuati per finalità di questo tipo (Delibera di Giunta Regionale del 13 luglio 2017 -circa 138 milioni), ma non abbiamo ricevuto riscontro in merito. Le Istituzioni devono tutelare la salute dei cittadini, ricorrendo a fondi pubblici e, successivamente, devono avviare le richieste risarcitorie per far pagare i danni dell’inquinamento a chi lo ha causato.
Purtroppo, ci troviamo ad affrontare l’ennesima emergenza ambientale ed i rischi per la salute pubblica che ad essa sono direttamente collegati. Questa situazione deve far capire a tutti, alla Provincia di Taranto in primis, che la priorità assoluta per il territorio tarantino è quella di non aumentare i carichi inquinanti e di procedere alla bonifica integrale del territorio. Sembra incredibile a dirsi, purtroppo, ma, a giudicare dalle ultime autorizzazioni concesse, la Provincia continua addirittura ad aumentare la capacità di smaltimento degli impianti presenti (vedi la discarica per rifiuti speciali di Grottaglie) e ad autorizzarne nuovi (vedi inceneritore fanghi di Massafra). Cosa sta aspettando la Regione Puglia ad intervenire seriamente per verificare la corrispondenza fra la gestione della delega sui “rifiuti speciali”, conferita alla Provincia di Taranto, e la la Pianificazione Regionale in materia, che prescrive di non realizzare ulteriori impianti in prossimità di quelli esistenti? Non vorrei che nonostante la gravissima vicenda della discarica “Vergine”, si stia continuando a ripetere gli stessi errori che hanno prodotto tale situazione.
Bari, 17\04\2018
Mino Borraccino