I Carabinieri della Compagnia di Taranto, nell’ambito degli appuntamenti programmati anche per l’anno in corso sul tema: “Bullismo e Cyber bullismo”, hanno incontrato gli studenti delle 2° classi secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Salvemini” di Taranto – Talsano ubicato nel rione Tramontone.
L’incontro, organizzato in una giornata, ha visto la partecipazione di sei classi per un totale di circa 120 alunni.
Anche tale incontro rientra nel progetto pensato ed organizzato, con il prezioso contributo della Prof.ssa Rosa Martino e del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Anna Cecilia Clemente, per i frequentatori dell’Istituto con la finalità di parlare dei dilaganti e preoccupanti fenomeni del bullismo e cyberbullismo e con lo scopo di fare chiarezza e discutere di questa piaga sociale che sempre più genera soprusi.
Nell’incontro, tenuto dal Magg. Gabriele Tadoldi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Taranto, ci si è soffermati sulla trasformazione di tali prevaricazioni che, nell’era digitale, si riversano anche nello spazio virtuale dei media digitali usati per diffondere, tramite internet messaggi, immagini o filmati spregevoli e diffamatori.
Bullismo e cyberbullismo, sono due fenomeni oggetto di monitoraggio che devono essere conosciuti in tutti i loro devastanti effetti e che purtroppo sono sempre più diffusi tra i banchi di scuola; è stato dunque utile e necessario illustrarne i contenuti, conoscerli e riconoscerli, sviscerando il problema e comprendendone segnali e strategie d’intervento; questa è una delle più importanti modalità attraverso cui è possibile contrastarne l’ingente crescita. La scuola, sensibile alle problematiche preventive della violenza in tutti i suoi aspetti, si è subito spesa per organizzare in sinergia con le Forze dell’Ordine diversi incontri che serviranno ai ragazzi per prestare attenzione ai loro comportamenti e in particolare alla pericolosità del non corretto uso dei social e che cercherà di dare risposte non solo teoriche ma anche tecniche nel caso di bisogno.
Gli studenti, particolarmente interessati alla spiegazione, sono intervenuti in maniera vivace e partecipativa chiedendo ulteriori delucidazioni ed approfondimenti su molteplici aspetti ed in particolare, sulle modalità di intervento dell’Arma dei Carabinieri a seguito dei citati eventi.
Ci si è soffermati in particolare sui risvolti penali che possono assumere tali comportamenti che a volte i ragazzi non percepiscono come “fatti reato” e che, spesso, vengono individuati ed inglobati nel fenomeno genericamente indicato con il termine di “bullismo”, ma che considerati singolarmente possono configurare specifiche fattispecie contemplate e punite dalle norme penali, con conseguenze anche molto gravi.
Nel raccomandare ai giovani, naturalmente, di non assumere mai tali condotte, oltre che per le ripercussioni giuridiche, soprattutto perché irrispettose verso i compagni e contrarie ai principi di civile convivenza, il relatore li ha invitati, qualora fossero fatti oggetto di simili azioni, a rivolgersi tempestivamente ai docenti ed ai loro genitori per gli opportuni provvedimenti di concerto con le Forze dell’Ordine.
Infine, ai ragazzi sono stati forniti alcuni consigli per un corretto e sicuro uso di “internet”, uno strumento dalle grandi potenzialità e di indiscussa utilità che, però, come ogni mezzo può essere utilizzato anche per scopi illeciti. I giovani sono stati richiamati sul fatto che in questo grande “mondo virtuale” si annidano, purtroppo, anche tanti malintenzionati che cercano di carpire la buona fede degli utenti per i fini più disparati, pertanto sono stati consigliati di essere molto accorti nel fornire dati personali propri o dei familiari (nomi, indirizzi, documenti, foto ect.), tantomeno di accettare incontri con sconosciuti e, qualora si dovessero verificare in “rete” degli episodi spiacevoli e/o interessamenti particolari da parte di qualcuno, di confidarsi subito con i genitori, anche in questo caso per adottare gli accorgimenti più opportuni con la collaborazione delle Forze di Polizia ed evitare che il World Wide Web, spesso percepito come un mondo irreale, possa provocare invece concrete e gravi conseguenze nella realtà quotidiana.
L’incontro, fortemente voluto dal dirigente scolastico, dai docenti dell’Istituto e dall’Arma dei Carabinieri, ha riscosso la convinta ed entusiastica viva partecipazione degli studenti.