“Un sopralluogo nel cantiere di via Gentile dove sta sorgendo la nuova sede del Consiglio regionale pugliese. E’ la richiesta che ho rivolto al presidente Michele Emiliano insieme ai colleghi del Gruppo Ignazio Zullo, Francesco Ventola e Luigi Manca. Il progetto della nuova sede risale al 2002, i lavori sono cominciati nel 2012, e, a causa di continui ritardi e rallentamenti, non sono ancora finiti. A questo sia aggiunge che da un po’ di tempo circola la voce che i costi finali sfiorerebbero i 60 milioni di euro. Una cifra a dir poco spropositata, se partiamo dal presupposto che è diventata tale a causa di una gestione poco oculata delle spesa pubblica.
Ovviamente i primi ritardi oggettivi sono ascrivibili al vecchio Governo regionale, ma se penso agli ultimi annunci del Presidente del Consiglio Loizzo che prima ha parlato di consegna della sede a fine 2017, poi Pasqua 2018, ora tutto slittato a giugno 2018, è chiaro che le responsabilità nel qui e ora sono in capo all’attuale Governo regionale. Fermo restando che allo stato attuale delle cose il trasferimento prima dell’estate mi sembra del tutto improbabile. In questo contesto a settembre dello scorso anno è arrivato anche il controllo della Guardia di Finanza che ha acquisito tuta la documentazione per la realizzazione della nuova sede.
Il sopralluogo chiesto, ma anche una lettura attenta degli atti, diventano quindi necessari. Qui di seguito la lettera scritta con i colleghi. “In merito alla consegna dello stabile situato in Via Gentile, chiediamo di poter accedere all’area del cantiere accompagnati dai tecnici incaricati, concordando nel più breve termine possibile con gli uffici preposti tempi e modalità del sopralluogo. Premesso che si intende, anche in questa circostanza, vigilare sulla corretta azione amministrativa, tale richiesta si rende necessaria in quanto, da una visita esterna al cantiere, si palesa che l’avanzamento dei lavori in corso di esecuzione procede a rilento con notevole e grave ritardo rispetto ai tempi previsti, nonostante l’impegno della Giunta regionale a terminare le opere entro dicembre 2017. Allo stato attuale non risulta chiara la motivazione di tali ritardi e se la tardiva consegna dell’immobile comporti il rischio dell’applicazione di penali o di un eventuale aumento della spesa per il predetto intervento di riqualificazione dello stabile”.