Una denuncia. L’ennesima. Solo che questa volta le rimostranze delle rappresentanze sindacali della FILT-CGIL all’interno dell’AMAT non restano corrispondenza privata.
Scriviamo alla dirigenza aziendale della municipalizzata ai trasporti del Comune di Taranto da anni – dice Gaetano Raguseo, segretario provinciale della FILT CGIL – e da anni ormai riceviamo in cambio solo uno sprezzante silenzio che non fa altro che lacerare ancora di più le già difficili relazioni sindacali.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è questa volta la riunione svoltasi ieri in cui si sarebbe dovuto discutere nuovamente delle esigenze dei lavoratori e del premio di risultato: un impegno assunto dalla stessa AMAT anni fa ma che invece non si è mai tradotto in realtà.
In quella riunione non solo non si è affrontato il tema ma si è continuato a non dare risposta o motivazione rispetto al clima di caccia alle streghe che ormai si vive tra i lavoratori di quella azienda – precisa Raguseo.
Nella dichiarazione messa a verbale infatti la FILT CGIL denuncia comportamenti aziendali scorretti che vanno dal mancato confronto con le organizzazioni sindacali su licenziamenti di personale, a provvedimenti disciplinari e contestazioni varie.
Quel personale in questi anni ha risposto all’appello aziendale di contenere i costi, di lavorare anche in presenza di condizioni non proprio ottimali – dice il segretario della FILT – e in cambio non solo continua a non ottenere il premio di risultato, ma viene quotidianamente oltraggiato nella propria dignità.
Navighiamo a vista – sottolinea ancora – e quei lavoratori continuano ad operare su strade dissestate, in condizioni di insicurezza e su autobus che ricevono scarsa manutenzione.
Per questa ragione la FILT CGIL ha chiesto di sospendere il tavolo di confronto sul premio di risultato e chiede una convocazione di merito su licenziamenti, provvedimenti di sospensione, linee extra urbane per Statte e Leporano, manutenzioni, piano industriale e pianta organica.
Taranto, 12 aprile 2018