Sembra non esserci pace per la nostra comunità pulsanese; nuova tegola sulla EX amministrazione Ecclesia che, si apprende dai giornali, è vittima di un nuovo scandalo che coinvolge la realizzazione di una delle opere più importanti su cui la politica regionale puntò nel 2006: la realizzazione di un sistema di idrovie che avrebbe dovuto collegare (nella testa di chi ideò tale progetto) i comuni della costiera orientale tarantina via mare. Un’opera ambiziosa ed avveniristica costata 1,3 milioni di euro che puntava ad una nuova forma di trasporto turistico che permettesse ai turisti di potersi muovere agevolmente via mare da Maruggio a Leporano passando per Pulsano e Torricella attraverso l’attracco su una serie di pontili che sarebbero stati realizzati sulle rispettive coste provvisti di biglietteria e di tutto il necessario.
Un modello vincente che già da anni è utilizzato con successo per esempio sulla Costiera Amalfitana in quanto il colpo d’occhio via mare fornisce una nuova prospettiva al turista che viene in visita nella nostra bella marina. Stazione appaltante dell’intero finanziamento il Comune di Pulsano.
Da quanto si apprende dalle carte però qualcosa è andato storto. Per anni in consiglio comunale dalle opposizioni è stato ripetutamente chiesto perché tali opere non fossero ancora state realizzate ed i rischi che si correvano su una possibile restituzione delle somme. La parola FINE a tale quesito sembra essere stata messa dall’Ing. Antonio Sansonetti, incaricato per collaudare l’opera, che con la Dichiarazione di NON COLLAUDABILITA’ per palese assenza dei pontili e di diverse parti del progetto (questo sarebbe stato scritto nella relazione) ha reso pubblico il vero motivo per il quale l’opera non era ancora visibile agli occhi della massa.
Il tutto mentre la rendicontazione (i così detti SAL, Stato Avanzamento Lavori) mostravano invece la corretta realizzazione dei diversi step fino ad un ipotetico completamento che l’ing. Sansonetti, giustamente, ha rifiutato di avallare con il collaudo.
Questo spiega il seppur tardivo intervento della Regione che revoca il finanziamento, e sempre questo spiega l’intervento della Guardia di Finanza negli uffici comunali per richiedere gli incartamenti.
E in tutto questo dov’era l’Amministrazione Ecclesia? La negligenza di chi ci ha amministrato purtroppo si è palesata ancora una volta attraverso un mancato controllo.
“A noi spetterà anche in questo caso mettere ordine nella scellerata gestione comunale per traghettare Pulsano dalla inconcludenza di questi anni ad una fase di messa in sicurezza prima dei servizi essenziali e di rinascita poi, intesa come sviluppo commerciale e turistico, della nostra Pulsano” ha commentato Emiliano D’Amato.