“Con la mozione, preparata dal sottoscritto, e firmata insieme agli altri otto consiglieri regionali del territorio della provincia di Taranto vogliamo esprimere tutto il nostro dissenso alla decisione di autorizzare l’ampliamento della discarica Linea Ambiente di Grottaglie, avvenuta lo scorso 5 aprile con la determinazione dirigenziale n. 45 della Provincia di Taranto.
Una decisione che ci ha spiazzato poiché tanti sono i pareri che ne esprimono la incompatibilità coi territori: parere della ASL di Taranto, dell’Arpa Puglia, dei Comuni di Grottaglie e San Marzano S.G., delle associazioni e dei comitati.
Una decisione che intendiamo confutare con tutte le nostre forze, con tutti i mezzi legislativi a disposizione.
Il diritto a vivere in un ambiente sano è innegabile, pertanto intendiamo difendere i cittadini contro questa scelta drammatica per le nostra comunità.
Non si può autorizzare lo stoccaggio permanente di ulteriori 1,5 milioni di metri cubi di rifiuti in un sito ormai saturo, che già così provoca gravi disagi, per le forti emissioni odorigene, alla folta popolazione dei comuni di Grottaglie e San Marzano di S.G.
La provincia di Taranto ha già dato fin troppo in termini ambientali. Notissimi sono infatti gli innumerevoli carichi inquinanti che gravano nell’arco ionico, ed i dati dei monitoraggi ambientali effettuati da ARPA Puglia a Taranto dovrebbero bastare a dichiarare la zona non compatibile alla introduzione di altri agenti inquinanti. Occorre dare voce e naturalmente seguito ai cittadini, ai comitati, alle associazioni, agli Enti locali che si sono opposti con tutte le loro forze al sopralzo. Come il Comune di Grottaglie che ha prodotto parere contrario anche perché le volumetrie da riempire per circa 1.500.000 m3 (un milione e mezzo di metri cubi) sarebbero di rifiuti speciali, cioè rifiuti più complessi da stoccare come quelli derivanti da attività sanitarie o da lavorazioni industriali. Noi di Sinistra Italiana/ Liberi e Uguali non condividiamo queste scelte nefaste quando anche un Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (PRGRS) del 2015, prescrive di non realizzare nuovi impianti e quindi dare ulteriori capacità di smaltimento degli scarti industriali nelle aree di Brindisi e Taranto, vista la rilevante presenza di fonti di emissioni industriali e la conseguente precipitazione di sostanze inquinanti nelle matrici ambientali di quelle aree. Pertanto continueremo a contrastare queste autorizzazioni che prevedono aumenti di volumetrie per le discariche e non considerano invece le indicazioni provenienti dalle leggi regionali sul Paesaggio e sulla gestione dei rifiuti speciali, che raccomandano la massima prudenza, a causa del rischio elevato per la salute pubblica delle popolazioni residenti all’interno dell’area tarantina, che purtroppo vengono puntualmente ignorate dagli Enti preposti alle concessioni”.