È stato inaugurato questo pomeriggio, in corso Italia 171-175, il nuovo Centro Servizi per le famiglie di Libertà, un servizio finanziato dall’assessorato al Welfare del Comune di Bari con fondi 285/97 al fine di offrire attività di ascolto, sostegno e accompagnamento per adulti, minori e famiglie del territorio. Alla cerimonia sono intervenuti anche il sindaco Antonio Decaro, l’assessora al Welfare Francesca Bottalico e la presidente del Municipio I Micaela Paparella.
Tantissime le attività e i servizi che saranno proposte nel corso dell’anno alla comunità territoriale di adulti e famiglie, ragazzi e bambini del quartiere. Tra questi un punto d’ascolto e accoglienza per genitori, sostegno psicologico e spazio neutro, laboratori creativi e di movimento, feste ed eventi, percorsi di educazione alla cittadinanza attiva e a una vita sana, consulenze legali e laboratori sulla legalità e sostegno alla genitorialità.
Il centro, gestito dalla cooperativa sociale Aliante vincitrice dell’appalto, attiverà inoltre lo sportello Informafamiglie&bambini, rivolto a famiglie italiane e straniere, ovvero un luogo d’incontro e di ascolto dove ricevere informazioni sui servizi educativi, scolastici e sanitari presenti sul territorio, indicazioni e consulenze su problematiche educative e familiari.
Si terranno anche consulenze psico-educative rivolte a genitori, un’occasione per riflettere su dubbi, preoccupazioni e incertezze che accompagnano la relazione con i figli, con un’attenzione particolare alle famiglie interessate al tema dell’affido familiare.
Per promuovere e diffondere la cultura e la pratica dell’accoglienza e della solidarietà saranno realizzati percorsi interculturali e di sostegno per persone straniere.
Anche il mondo della terza età potrà contare su un punto di ascolto con lo sportello anziani che proporrà laboratori intergenerazionali e di socializzazione.
Laboratori sensoriali, psico-motori e creativi saranno, invece, rivolti a più piccoli, mentre ai loro genitori sarà dedicato un ciclo di incontri sul massaggio infantile, sulla disostruzione pediatrica, sull’allattamento e sul babywearing.
Per i ragazzi e le ragazze del territorio sono già attivi gli sportelli di sostegno psicologico nelle scuole Bianchi Dottula, Levi e San Giovanni Bosco a cura dell’equipe della struttura, che negli stessi istituti propone anche un cineforum sul tema del bullismo. Nel centro saranno organizzati, invece, laboratori ludici, creativi, di movimento e socializzazione, interculturali, sul riuso e sul rispetto dell’ambiente, oltre a percorsi sull’affettività e la legalità, laboratori estivi e momenti ludici.
Il servizio si propone di prevenire il disagio dei più piccoli a partire dalla consapevolezza che il malessere e le difficoltà di un bambino o un adolescente nel percorso esistenziale sono dovuti a molti elementi non riconducibili esclusivamente a fattori di natura psicologica. A tal fine si intende realizzare un sistema di identificazione e segnalazione precoce del disagio minorile e percorsi di prevenzione in collaborazione con le scuole per l’osservazione e il contrasto dei fenomeni di devianza, con il coinvolgimento delle famiglie e del personale scolastico. Anche grazie alle esperienze maturate sul campo dalla cooperativa che lo gestisce, si porrà particolare attenzione anche agli utenti con disabilità (autismo, disturbi del comportamento, utenti adulti appartenenti a case residenziali per psichiatrici).
“Questo è uno dei quartieri più “difficili” della città ma è anche un quartiere molto bello, che custodisce tanta ricchezza, e la prima ricchezza è rappresentata proprio dalle persone che ci vivono – ha dichiarato Antonio Decaro -. Mi sembra di vedere delle piccole fiammelle che mi fanno sperare in un futuro più luminoso: è il quartiere in cui si insedia il maggior numero di giovani coppie quello in cui nascono più bambini. Due elementi importanti per me, che ho l’onore di guidare questa comunità. Oggi inauguriamo questo centro, un luogo in cui, sarà possibile ricevere supporto psicologico e consulenze di vario genere ma anche sostegno alla genitorialità. Perché non c’è una scuola per imparare a fare i genitori, ed essere genitori non è facile, ve lo dico io che in questi giorni ho dovuto sostituire mia moglie che non sta bene e ho incontrato non poche difficoltà. Non esiste una scuola ma esiste il sostegno di un luogo come questo, in cui non solo lavorano professionisti qualificati ma si incontrano tante persone. Qui si viene anche per stare insieme e divertirsi, magari per imparare a cucinare o a ballare, come mi è capitato quest’estate quando mi sono cimentato con i balli di gruppo. Per noi, soprattutto, è un posto in cui poter fare comunità con le famiglie, i genitori, i bambini, i nonni; in cui guardarsi negli occhi e stringersi le mani e qualche volta abbracciarsi o semplicemente scambiarsi parole di incoraggiamento. Perché insieme è più facile affrontare i problemi e guardare avanti con maggiore fiducia.
Per questo ho voluto essere qui insieme a voi: per fare gli auguri agli operatori del centro e soprattutto a tutti i cittadini, grandi e piccoli, che già lo frequentano, e a tutti quelli che lo frequenteranno in futuro”.
“Oggi inauguriamo un nuovo presidio del Welfare al Libertà che, insieme agli altri 8 Centri servizi per le famiglie e ai 12 Centri socio-educativi per minori presenti in tutti i quartieri della città, rappresenta un ulteriore spazio educativo, sociale e di promozione della legalità – ha detto Francesca Bottalico -. In questo luogo batte un cuore grande, quello delle persone che lo gestiscono e di quanti lo rendono vivo con i loro sogni e i loro desideri, i problemi e le difficoltà di tutti i giorni. Per noi i centri del welfare sono occasioni per creare nuove relazioni e nuove possibilità tra cittadini di ogni fascia di età e con le istituzioni del territorio, che siano scuole, parrocchie o associazioni.
In questo momento storico, più che mai, riteniamo importante investire nella prevenzione attraverso l’apertura di spazi sociali e culturali, favorendo attività di animazione di strada e nelle piazze e creando opportunità e occasioni nuove, alternative al copione di vita che spesso accompagna alcuni minori, già segnati da condizioni sociali o familiari o coinvolti in attività criminose per noia o apatia. Nuovi luoghi di comunità possono offrire modelli educativi diversi in un’ottica di minore repressione e controllo e maggiore prevenzione, speranza e autenticità. In questo centro, come nelle altre strutture del welfare cittadine, si lavorerà a stretto contatto con le giovani generazioni, soprattutto con gli adolescenti, coinvolgendo l’intero nucleo familiare, ma anche con le donne del quartiere, con le persone disabili, con gli anziani soli e con le famiglie in maniera multidisciplinare, al fine di promuovere il benessere psico-sociale di tutti i cittadini. Ci auguriamo che questo centro possa diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutti i residenti del Libertà”.
“I Centri servizi, con i loro servizi e le attività proposte, entrano nell’intimità delle vite delle famiglie, degli adolescenti e degli anziani della città – ha concluso Micaela Paparella -. Quello che svolgete è un compito delicato e difficile che sapete portare avanti nel migliore dei modi. Lo dico perché ho avuto modo di collaborare con voi su temi e situazioni complesse e ho potuto apprezzare le vostre competenze e la vostra professionalità. Per questo sono convinta che farete un grande lavoro e saprete essere un punto di riferimento per il nostro servizio sociale e per l’intero quartiere Libertà”.
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