Abbiamo chiesto al Prefetto di farsi portavoce di istanze che sinora non hanno trovato ascolto e attenzione da parte dell’Amministrazione Comunale di Taranto, assolutamente insensibile alle richieste dei lavoratori, e per questo abbiamo avanzato la proposta di un tavolo di confronto proprio in Prefettura.
E’ quanto riferisce il segretario generale della CGIL di Taranto, Paolo Peluso, al termine dell’incontro tenutosi questa mattina tra una delegazione dei lavoratori AMIU e Infrataras interessati alla cessione del ramo d’azienda e relativa acquisizione, il segretario generale della FP CGIL Lorenzo Caldaralo, i segretari Tiziana Ronsisvalle, Cosimo Sardelli e il Prefetto di Taranto, Donato Cafagna.
Era stata proprio la stessa Funzione Pubblica nelle scorse settimane a chiedere reiteratamente di affrontare la questione dei 52 lavoratori delle municipalizzate tarantine.
Abbiamo un piano industriale per Infrataras che traguarda esclusivamente l’obiettivo di un anno – dice Caldaralo – e che non fornisce nessun tipo di informazione circa il futuro di questa azienda e dei lavoratori attuali (20) e in arrivo da AMIU (32). Non vorremmo dover vivere quello che è già accaduto con la partecipata Isola Verde che la Provincia in assenza di un vero e proprio piano industriale di rilancio ha dovuto liquidare facendo ricadere sulle spalle dei lavoratori il peso dell’assoluta assenza di programmazione.
Il Prefetto di Taranto, ha ascoltato le rimostranze espresse dalle delegazione di lavoratori e sindacalisti e ha assunto l’impegno di intercedere con l’ente civico tarantino.
In discussione – dicono ancora i segretari della Funzione Pubblica – è il disegno strategico che il Comune ha anche sul ruolo che dovranno svolgere le singole aziende e i risultati in termini di produttività e eco-sostenibilità in tema di gestione e raccolta dei rifiuti urbani. Un tema su cui guadagniamo anche quest’anno – sottolineano – la maglia nera di Legambiente e su cui invece sarebbe opportuno investire partendo
Taranto, 6 aprile 2018