Difendiamo il territorio tarantino da altri carichi inquinanti!
Le vicende delle ultime ore ci impongono altre nuove azioni a difesa del territorio tarantino. La determina dirigenziale n.45 firmata ieri, 5 aprile 2018, dalla Provincia di Taranto, ci lascia alquanto basiti. Pertanto siamo al lavoro per confezionare un atto legislativo che coinvolga unanimemente non solo tutti i consiglieri tarantini, bensì tutto il Consiglio regionale a difesa del territorio ionico. Non condividiamo la scelta politica operata dagli Enti preposti che prevede la facile concessione ad autorizzare raddoppi, sopralzi, riaperture di discariche e inceneritori. A Taranto vorremmo dire “basta” a tutto ciò, ed invochiamo a gran voce l’intervento regionale, poichè i fatti dicono ben altro e cioè le associazioni, i comitati, i cittadini tutti sono contrari a nuove concessioni, e sono supportati da fondati pareri negativi e atti approvati dalle Amministrazioni locali, dall’ARPA Puglia e dalla ASL di Taranto che negano queste compatibilità.
Non ci spieghiamo le motivazioni che hanno improvvisamente portato alla emissione del parere favorevole da parte del Comitato Tecnico Provinciale, poichè solo per il fatto che il territorio tarantino, da circa 20 anni, è sottoposto allo smaltimento di “Rifiuti Speciali”, provenienti da tutto il territorio nazionale, presso le Discariche “Italcave” di Statte, “Vergine” in Fragagnano/Lizzano e, appunto la discarica (ex Ecolevante) gestita attualmente da “Linea Ambiente di Grottaglie,ciò doveva essere negato. Infatti questi carichi si sono aggiunti all’attività di smaltimento degli scarti industriali che l’Italsider prima e l’ILVA dopo, hanno prodotto e autosmaltito nelle discariche presenti all’interno dello stabilimento. Uno scenario davvero spaventoso nel nostro territorio, oramai saturo di carichi inquinanti, come confermano i monitoraggi ambientali effettuati da ARPA Puglia, di cui non si può non tener conto, poichè la situazione epidemiologica che ne scaturisce conferma la correlazione tra le patologie e l’ inquinamento, non lasciando spazio a nessuna sottovalutazione del rischio per la salute, a cui le popolazioni residenti nella provincia jonica sono sottoposte.
Anche il Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Speciali (PRGRS) del 2015, prescrive di non realizzare nuovi impianti e quindi ulteriori capacità di smaltimento degli scarti industriali nelle aree di Brindisi e Taranto, vista la rilevante presenza di fonti di emissioni industriali e la conseguente precipitazione di sostanze inquinanti nelle matrici ambientali di quelle aree, ma tutto ciò continua ad essere ignorato dalla Provincia di Taranto che continua ad autorizzare aumenti di volumetrie per le discariche e a non considerare la indicazioni provenienti dalle Leggi Regionali sul Paesaggio e sulla gestione dei Rifiuti Speciali come elementi ostativi alla proliferazione di impianti di smaltimento. Pertanto coinvolgeremo il Consiglio regionale affinchè venga ribaltata la decisione nefasta della Provincia di Taranto.
Mino Borraccino