Al fine di dare risposte concrete ai bisogni delle persone in condizioni di fragilità attraverso forme di organizzazione, reciprocità e solidarietà; di valorizzare le potenzialità dell’abitare sociale anche attraverso un’opera di promozione culturale e di agevolazione, il consigliere regionale del gruppo Misto, Gianni Liviano, ha presentato una proposta di legge regionale affinché la Regione Puglia, spiega, “riconosca e favorisca il ruolo della co-residenzialità come veicolo e strumento di solidarietà, aggregazione e coesione sociale”.
Per coabitazione sociale si intende l’abitazione nella stessa casa di persone appartenenti a nuclei familiari differenti che condividono il medesimo alloggio al fine di un reciproco sostegno mentre per condomini solidali si intende un’abitazione condivisa in una struttura residenziale composta da abitazioni private e da spazi comuni destinati all’uso collettivo e alla condivisione tra i presidenti.
“Con questa proposta di legge – spiega il consigliere Liviano – chiedo alla Regione di promuovere la diffusione e la conoscenza dei benefici della co-residenzialità”.
Al fine di favorire l’attivazione di percorsi specifici, volti a sostenere la cultura dell’abitare solidale, nella proposta di legge “prevedo – aggiunge Liviano – che le Agenzie regionali per la Casa e l’affare (Arca), privilegino, nella realizzazione di nuove strutture e nella ristrutturazione del patrimonio immobiliare di proprietà, modelli innovativi di condominio solidale; che gli enti locali sostengano, attraverso specifiche forme di facilitazione e agevolazione urbanistico-edilizia, la realizzazione di condomini sociali da parte di privati; che gli enti locali e gli enti del terzo settore, inquadrabili nell’ambito delle cooperative sociali, regolarmente iscritte all’albo regionale della Puglia, sperimentino progetti pilota di coabitazione sociale rivolti a soggetti in condizioni di vita di maggiore fragilità quali famiglie con persone disabili, coppie di anziani sole, nuclei monogenitoriali con bambini, persone singole in età avanzata, nuclei di immigrati regolarmente presenti sul territorio nazionale”.
Per quanti riguarda l’accesso al co-housing, la giunta regionale “emanerà, entro il 31 marzo di ogni anno, apposito avviso pubblico per il finanziamento dei progetti pilota di coabitazione sociale presentati dagli enti locali e dagli enti del terzo settore. La giunta regionale – conclude il consigliere Liviano -, dopo un anno dall’avvio dei progetti pilota finanziati, relazionerà in Consiglio sugli interventi realizzati e sui risultati della sperimentazione. Per la finanziabilità della proposta di legge si potrà usufruire delle risorse previste dal Por Puglia 2014/2020. Lo scopo vuole essere quello di promuovere l’inclusione sociale, la lotta alla povertà e a ogni forma di discriminazione”.