I servizi disposti dalla Compagnia Carabinieri di Andria a presidio della sicurezza nelle campagne continuano a dare risultati positivi in termini di repressione e prevenzione dei reati, principalmente predatori. In particolare, sono stati intensificati i servizi perlustrativi all’interno dei fondi agricoli, al fine di arginare l’eventuale consumazione di furti del raccolto o danneggiamenti degli impianti.
Questa volta, i controlli – svolti in maniera massiva nell’area della Murgia – hanno consentito di assicurare alla giustizia un agricoltore che si avvantaggiava di costosi strumenti per la coltivazione provenienti direttamente dalla malavita.
Lo stesso, anche l’altro giorno, era tranquillamente al lavoro, come se non avesse nulla da nascondere. Tuttavia i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Andria e della Stazione di Spinazzola avevano intuito che L.S., 50enne barese, con qualche piccolo precedente penale, avesse in realtà qualcosa di anomalo all’interno della propria masseria.
Così i militari della Compagnia di Andria, dopo diverse ore di appostamento in contrada Gragnone a Spinazzola, hanno iniziato a perquisire l’intero fondo agricolo, sorprendendo L.S., mentre armeggiava con degli utensili su un trattore agricolo, completo di benna. Iniziavano quindi gli accertamenti sull’imponente mezzo e sulla pala meccanica, riscontrando un numero di telaio parzialmente abraso, risultato provento di un furto perpetrato ad Altamura (BA) qualche mese prima.
L’intera refurtiva, del valore di circa 100 mila euro, veniva quindi recuperata e restituita all’avente diritto, ovvero un altro agricoltore gravinese.
L:S., pertanto, veniva arrestato dai militari operanti per riciclaggio e ricettazione e, dopo le formalità di rito, veniva associato alla Casa Circondariale di Trani.