Ieri mattina i Carabinieri della Compagnia di Barletta hanno dato esecuzione ad un ordine di custodia cautelare in carcere, emesso dal GIP del Tribunale di Trani Dott.ssa Angela Schiralli, su richiesta del Sostituto Procuratore della locale Procura della Repubblica, Dott. Giovanni Lucio Vaira, traendo in arresto C.Z. 20enne, ritenuto responsabile di stalking e lesioni personali ai danni dell’ex compagna.
Le indagini hanno consentito di comprovare che dal 2016 ad oggi l’uomo ha perseguitato la sua ex compagna, con cui ha anche avuto una bambina, continuando ad importunarla, cercandola sotto casa, controllando i suoi spostamenti e le sue frequentazioni. Comportamenti culminati in episodi di violenza che la vittima fino all’ultimo non aveva trovato il coraggio di denunciare, in quanto comunque l’autore era padre della sua bambina. Il giovane, infatti, pochi giorni fa si presentava presso l’abitazione della sua ex convivente, introducendosi all’interno probabilmente forzando la porta d’ingresso. Si intratteneva quindi nell’abitazione con la scusa di passare del tempo con la bambina e con forza sottraeva alla donna il suo smartphone, mettendosi a maneggiarlo per controllare i contatti e violare in tal modo la sua privacy. Al rifiuto della donna di sbloccare il telefono l’uomo l’aveva alzata dal divano su cui era seduta, cominciandola a schiaffeggiare con violenza, spingendola addosso alla parete della cucina e preso un coltello, glielo aveva puntato sulla gamba sinistra minacciando di accoltellarla se non avesse sbloccato il telefono. La bambina di due anni, che aveva assistito alla scena, si era messa a piangere e l’uomo, una volta preso il telefono, lo aveva sbattuto a terra fino a romperlo completamente, dopodiché lasciava l’abitazione. La donna, a seguito di quanto accaduto, temendo ormai per la sua incolumità e per quella della minore, si decideva a sporgere denuncia contro il suo ex compagno facendosi accompagnare da un’amica alla Stazione dei Carabinieri di Barletta. Dalle indagini, emergeva inoltre, che l’uomo, anche nel passato in almeno due occasioni, aveva arrecato lesioni alla donna costringendola a ricorrere alle cure mediche, perseguitandola anche telefonicamente con una serie di messaggi minatori. L’esecuzione del provvedimento cautelare, che ha portato lo stalker in carcere a Trani (BT), ha così posto fine alle violenze subite dalla donna che, date le circostanze, se avesse ancora temporeggiato nella presentazione della denuncia, avrebbero potuto pericolosamente e imprevedibilmente acuirsi, mettendo a grave rischio l’incolumità della stessa.