Non è oramai un segreto per i cittadini di Pulsano quanto pesi sull’economia locale e sulle nostre tasse la gestione dei rifiuti solidi urbani.
Quello però che molti cittadini ignorano è proprio la suddivisione dei costi fra il servizio di raccolta e quello dello smaltimento. Molto spesso ci si sofferma sul primo dimenticando totalmente il secondo che invece ha un peso non indifferente.
E’ sufficiente andare a sfogliare il decreto ingiuntivo che la società CISA di Massafra (società che gestisce diversi impianti di trattamento smaltimento di rifiuti) ha recapitato al Comune di Pulsano di circa 1,3 milioni per fatture dell’ultimo anno, per rendersi conto di quanto questa pesi nelle tasche dei contribuenti (siamo nell’ordine di circa il 10-15% dell’intero bilancio comunale e di un buon 50% della bolletta TARI pagata da ogni cittadino).
Si tratta di cifre importanti che vengono stabilite dall’AGER (Agenzia Territoriale della Regione Puglia) e del suo Commissario ad acta Avv. Grandaliano. Il Commissario, in data 26/01/2018, in riferimento ai costi indicati dalla CISA Spa (con nota del 10/01/2018), ha stabilito che il prezzo debba passare da €110,16 a ben € 144,08, oltre IVA, per tonnellata.
Questo dunque è il costo di conferimento preso la discarica per “Rifiuti Speciali” di Statte, dove l’Agenzia Regionale ha deciso di portare i rifiuti perché la discarica di Massafra ha terminato gli spazi ed è in attesa di un sopralzo. Praticamente oltre il 30% in più.
Un aumento che verrà riversato, in conseguenza dell’impianto legislativo nazionale attualmente in vigore, direttamente nei costi sostenuti dai residenti del Comune di Pulsano. Per essere ancora più chiari, a parità di spazzatura prodotta si pagherà il 30% in più sulla quota smaltimento.
E’ inaccettabile che un organismo pubblico preposto al controllo politico di un mercato non dica nulla di fronte a questo stato di cose. E’ inaccettabile che si accetti di fatto un aumento della pressione fiscale su tutte le famiglie di Pulsano come di altri paesi della provincia (senza possibilità da parte di un Sindaco o di una amministrazione di poter porre rimedio) di tali proporzioni.
E’ necessario mettere in campo tutte le azioni necessarie a frenare tale deriva che continua ancora una volta a penalizzare il cittadino in primis e ad esautorare le autorità politiche locali da ogni forma di controllo su tale meccanismo, pur assumendosi le responsabilità del cittadino di fronte a tali aumenti spropositati del servizio. Il tutto nel silenzio più assordante sulle politiche di innovazione e di supporto alla raccolta differenziata che oramai è fermo da anni.
La lista Pulsano Bene Comune con il suo Candidato Sindaco Emiliano D’Amato esprime il proprio dissenso su tale vicenda.