I biancoazzurri, per l’occasione in maglia amaranto, con tutto il reparto offensivo out per squalifiche e infortuni hanno collezionato la sesta sconfitta stagionale. I punti persi contro il San Vito e i contemporanei risultati provenienti dagli altri campi vedono allontanarsi in modo piuttosto serio il primo posto. A causa della pioggia copiosa si è giocato su un campo al limite della praticabilità, nei primi quarantacinque minuti, e in un acquitrino nella ripresa, quando l’intensità della pioggia è aumentata notevolmente. Primo tempo tutto del Grottaglie che ha impostato, per quanto ne era possibile, il gioco portando pericoli verso la porta avversaria con Gigantiello, tiro da fuori deviato in angolo dal portiere e poi con De Comite che si è visto respingere un tiro a botta sicura da Valente in uscita, da considerare anche una rete annullata a Cantoro al minuto 14 per fuori gioco inesistente. Il San Vito nella prima frazione ha calciato solo una volta in porta, allo scadere del tempo con Grossi. Nella ripresa il Grottaglie parte forte ma si presta alle ripartenze del San Vito. Su una di queste i biancoverdi guadagnano il calcio d’angolo dal quale è scaturito il goal della vittoria. Grossi, a difesa schierata, colpisce di testa e batte Termite. Dopo lo svantaggio l’Ars et Labor ha cercato il pari ma senza creare azioni importanti e pericolose, giocando con palle lunghe nel tentativo di favorire gli attaccanti che sono stati ben controllati dalla linea difensiva dei padroni di casa. La partita nel secondo tempo ha vissuto momenti di non calcio con il pallone, a tamburello, che passava da una parte all’altra del campo senza che potesse essere giocato da entrambe le squadre. In tutto questo è possibile evidenziare un’uscita provvidenziale di Termite sui piedi di Grossi lanciato a rete e un’altra opportunità per De Comite che non è riuscito a correggere in porta da pochi passi. La partita nella seconda frazione di gioco è stata sospesa per un lungo periodo a causa delle condizioni indicibile del campo che non presentava più la tracciatura prevista, minuti che l’arbitro non ha recuperato coerentemente. Tolto questo particolare tecnico non trascurabile, sarebbe stato più opportuno non giocare la partita o comunque sospenderla nella ripresa perchè, a nostro avviso, non c’erano più la condizioni per poter proseguire la gara. Resta comunque il fatto che nella ripresa, dopo lo svantaggio, il Grottaglie ha incontrato grosse difficoltà nel creare pericoli verso la porta brindisina, pochi tiri in porta se non nessuno. Una sconfitta pesante che porta necessariamente le attenzioni ad un piazzamento di vantaggio nella griglia Play-Off e al match di giovedì contro il Racale che varrebbe la finale in Coppa.
Tabellino
SAN VITO – ARS ET LABOR GROTTAGLIE: 1 – 0
Formazioni
San Vito: Valente, Frallonardo, D’Ignazio, Cavallo, Roma, Merico, Costanza, Quaranta, Grossi, Piliego, Marinosci. A disp. Petrarolo, Alvisi, Zoetyenga, Campana, De Biasi, Quero, Keita. All. Monna.
Ars et Labor Grottaglie: Termite, Pisano (Trani), Appeso, Collocolo, Camassa, Amaddio, Cantoro (Sanarica), Fonzino, De Comite, Napolitano (Masella), Gigantiello. A disp. Annicchiarico, Lecce, Krubally, Alfieri. All. Marinelli.
Marcatori: 9°st Grossi
Ammoniti: D’Ignazio (SV), Conserva (SV), Grossi (SV), Camassa (G), Sanarica (G).
Arbitro sig. Pasquale Lisi della sezione di Molfetta
Le parole di mister Marinelli a fine gara: “Oggi sinceramente non possiamo parlare di una partita di calcio. Potevamo aver vinto o perso la cosa oggettiva è che con un campo in queste condizioni non era possibile giocare. Forse nel primo tempo era anche giusto iniziare ma poi sono venuti a cadere i presupposti per proseguire. Campo letteralmente impraticabile che ha condizionato fortemente il nostro modo di giocare, non era possibile gestire la palla, a volte si fermava nell’acqua a volte schizzava via. Sapevamo di incontrare una squadra coriacea che non ci avrebbe regalato nulla, poi una volta in vantaggio si sono difesi. Ci hanno annullato un goal regolare e poi credo che il recupero a fine gara non sia stato appropriato, bisognava recuperare di più considerata la lunga interruzione.”