“Copiamo i modelli europei virtuosi. La riconversione industriale è già realtà a Lille che, come Taranto, era fortemente inquinata. Ho incontrato a Bruxelles il vicepresidente della Regione Hauts-de-France Philippe Rapeneau e abbiamo deciso di collaborare per condividere la loro esperienza all’avanguardia e promuovere la Terza rivoluzione industriale anche a Taranto. Questo è il futuro, nel Nord della Francia come nel Sud Italia”, afferma l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle Rosa D’Amato, a margine dell’incontro con Philippe Rapeneau, vicepresidente della regione Hauts-de-France e responsabile per l’Energia e la Terza rivoluzione industriale.
“La riconversione industriale è possibile – dichiara Rapeneau – La nostra regione è all’inizio di questo cambiamento. Ci vuole prima una presa di coscienza collettiva e una volontà di guardare al futuro su delle tematiche importanti: transizione energetica, economia circolare, rivoluzione del digitale. L’industria è piena di possibilità di sviluppo e bisogna ovviamente pensarla in un modo diverso, nuovo. Bisogna lavorare insieme con tutti gli attori – popolazione, mondo economico, industriali, poteri politici, associazioni – che vogliono aderire al progetto”.
“Vogliamo aprire Taranto a un grande progetto di riconversione che ponga fine alla dipendenza mortifera da un tipo di industria concepita nei secoli scorsi, insostenibile da un punto di vista ambientale e inadatta a cogliere i cambiamenti in corso nell’economia. Continuare a sostenere mostri come Ilva non solo è una perdita di vite umane e di risorse pubbliche, ma significa anche chiudere la porta al futuro”, conclude D’Amato.