Quando si arriva ad utilizzare un bene primario come l’acqua pubblica come merce di scambio per squallidi giochi di poltrone, si è davvero toccato il fondo quello stesso fondo già toccato da Michele Emiliano precipitato all’ultimo posto nelle classifiche di gradimento dei presidenti di Regione.
Come stupirsi? Mentre i pugliesi rimangono senz’acqua, Emiliano continua a utilizzare la Regione Puglia e l’Acquedotto Pugliese per i suoi giochi politici arrivando a nominare il suo ex acerrimo avversario politico (evidentemente di facciata) Simeone Di Cagno Abbrescia addirittura Presidente di Acquedotto Pugliese, esattamente come era stato già annunciato nell’audio della moglie dell’ex Sindaco di Bari di centrodestra su cui abbiamo chiesto un’audizione che ancora non ci è stata concessa. Lo stesso metodo della “poltrona” utilizzato dal Presidente per rabbonire il suo ex competitor di centrodestra alle elezioni regionali Francesco Schittulli a cui, invece, è toccata una nomina da consulente per la Sanità. Tanto vale che gli elettori di centrodestra e di centrosinistra se ne facciano una ragione: votare gli uni o gli altri significa votare la stessa cosa. Emiliano ha provato a comprare il silenzio anche del M5S ma in quel caso gli è andata male: siamo stati gli unici ad aver rifiutato tre assessorati perchè per noi valori come coerenza e rispetto per gli elettori contano più di qualsiasi poltrona.
Il centrosinistra ha dunque regalato un’altra poltrona al centrodestra e due membri su tre del vecchio CdA sono stati riconfermati nonostante gli scandali e le inefficienze della loro attività. Pare quasi che siano intoccabili, De Sanctis in primis che con un passato in IREN fa temere un futuro di privatizzazione. Carmela Fiorella, la compagna dell’ex assessore Caracciolo a cui si aggiunge la new entry Luca Perfetti che solo una settimana fa, da avvocato, rappresentava un’azienda in una causa contro AqP, presso il Consiglio di Stato. Tutte nomine perfettamente legittime ma sulla cui opportunità ci sarebbe da discutere a lungo.
Dal canto nostro nelle prossime settimane daremo battaglia sia in Consiglio regionale che fuori, siamo già al lavoro su una mozione per chiedere il ritiro degli atti di nomina, perché non hanno rispettato la legge regionale 24/78, che impone la richiesta di un parere preventivo alla Commissione Affari Generali prima di procedere alla nomina di un Presidente e Vice Presidente di un ente come AqP. Auspichiamo che tutte le altre forze politiche la approvino e si affrettino a passare dalle lamentele ai fatti. Con l’acqua di tutti i pugliesi non si scherza.