L’atto di forza compiuto da Emiliano nella nomina del nuovo cda di Aqp è incomprensibile e arrogante. E va bloccato. Di fronte a una riunione della maggioranza già convocata per il 4 aprile e alla richiesta di una parte della stessa di fermarsi dal prendere decisioni affrettate e non condivise, procedere con un atto di forza a nomine, alcune delle quali molto inopportune, è come dare il colpo di grazie alla propria maggioranza e rendere inutile la riunione stessa. E ciò è veramente sconcertante.
È da aprile dello scorso anno che chiediamo un cambio di passo al governo regionale. Sia con un programma di fine legislatura, sia con il passaggio – per noi obbligatorio – dalla politica dell’uomo solo al comando a quella della condivisione. Se non è così, il destino di questa maggioranza da qui a due anni è già segnato ed Emiliano sarà il vero, unico responsabile della interruzione della esperienza di governo di centrosinistra in Puglia. Si sta seguendo qui lo stesso metodo usato per cinque anni a Roma, abbiamo visto con quali risultati.
Bari, 21 marzo 2018