“Nessun dramma nel bilancio del M5S: si tratta di una discrepanza di circa 2.400€ causata da un refuso nel bilancio di un gruppo che è talmente attento nell’utilizzo dei fondi pubblici da aver generato un avanzo di oltre 600.000€” così gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle commentano alcuni titoli di giornale che hanno pubblicato la notizia di una richiesta di chiarimenti pervenuta al gruppo dalla Corte dei conti. “Una discrepanza – proseguono – giustamente segnalataci attraverso una delibera provvisoria (non definitiva) dalla Corte dei Conti. Avviate immediatamente le opportune verifiche abbiamo appurato che tale discrepanza è stata causata da un refuso nella data di partenza dei nuovi contratti (contenenti un aumento di 400€) di due collaboratrici del gruppo: anziché “gennaio 2017”, il consulente che si occupava della contabilità del gruppo, ha erroneamente indicato a penna la data di “aprile 2017”. L’errore ha causato una discrepanza di 2.400€ (in totale 1.200€ a testa per tre mesi) giustamente segnalata dalla magistratura contabile alla quale abbiamo inviato immediatamente e perfettamente entro i termini richiesti, i dovuti chiarimenti.”
La Corte dei Conti aveva inoltre sottolineato come in alcuni allegati ai contratti fosse, tuttavia, presente la data di aprile 2017 apposta attraverso supporto informatico. “Anche in questo caso – commentano i pentastellati – abbiamo immediatamente inviato i dovuti chiarimenti evidenziando che si tratta della data riportata nelle appendici dei contratti (riguardanti le raccomandazioni etiche chieste dalla Corte a marzo dello stesso anno) firmate effettivamente da tutti i collaboratori ad aprile 2017. Auspichiamo – concludono – che in futuro, prima di qualsiasi analisi si possa attendere di conoscere le decisioni definitive dei giudici della sezione di controllo regionale ai quali auguriamo buon lavoro.”