Questa mattina, personale della Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso 8 marzo dal G.I.P. del Tribunale di Taranto, dott.ssa Vilma GILLI, su richiesta del P.M. Rosalba LOPALCO, nei confronti dei fratelli L. L. e L.C. rispettivamente di 66 e 56 anni, ritenuti responsabili, in concorso, di furto aggravato e ricettazione.
Lo scorso mese di agosto, i due, dopo aver praticato un foro nella parete confinante con un vano tecnico di pertinenza di un negozio, si sono introdotti all’interno dell’esercizio commerciale ubicato nel quartiere Paolo VI ed hanno rubato merce per un valore complessivo di circa 20.000 euro e la somma di 500 euro contenuta nel registratore di cassa.
L’attività di indagine ha consentito di individuare in breve tempo, grazie anche alla visione dei filmati del sistema di videosorveglianza, L.L. Era rimasto ancora ignoto il complice il quale, tuttavia, dalla visione delle immagini, aveva un evidente tatuaggio alla base del collo.
Il L.L., che da informazioni acquisite nel corso delle indagini è risultato di solito dimorare su un “autocaravan”, è stato successivamente rintracciato alla guida di un’autovettura intestata al fratello L.C., ed è stato visto entrare ed uscire da un’abitazione sita a Talsano, nel cui giardino è stato poi ritrovato il caravan. All’interno dell’abitazione, nel corso di una perquisizione, il personale ha recuperato parte della “refurtiva” sottratta dall’esercizio commerciale sito a Paolo VI.
Il fratello minore L.C., il quale ha sul collo un evidente tatuaggio simile a quello visto nelle immagini del sistema di video sorveglianza, è stato così ritenuto il secondo autore del furto. Inoltre, nella sua disponibilità, sono trovati indumenti simili a quelli indossati dal complice non inizialmente identificato.
La perquisizione domiciliare, inoltre, ha consentito di rinvenire, centinaia di placche antitaccheggio rimosse, attrezzi idonei a rimuoverle, un “promemoria” di merce “rubata e ricettata” ed uno scontrino fiscale emesso da altra attività commerciale, sita in Massafra, interessata da furto lo scorso mese di settembre e perpetrato mediante effrazione di una finestra.
Effettivamente, parte della refurtiva rinvenuta è stata poi riconosciuta come propria anche dal titolare dell’altro esercizio commerciale ubicato in Massafra.
Attese le modalità esecutive simili nei furti, sono stati posti sotto sequestro anche gli ulteriori beni residui che, in parte, sono stati riconosciuti come propri, dal proprietario di un esercizio commerciale ubicato nel quartiere Tamburi che aveva subito un furto nel mese di giugno 2017 ad opera di ladri che si erano introdotti all’interno dei locali previo taglio delle sbarre di una finestra.
Ieri mattina, i due fratelli sono stati rintracciati e condotti negli uffici della Questura e dopo le formalità di rito tratti in arresto.