Come è ovvio, ma anche giusto che accada, subito dopo il voto di domenica 4 marzo e dei conseguenti risultati elettorali, fioccano le dichiarazioni ed i commenti a cura dei partiti, dei movimenti politici e dei loro rappresentanti.
Anche le associazioni cittadine intendono dire la loro, e lo fanno per il tramite del coordinamento della “Rete” che, oltre ad essersi speso in questa tornata elettorale, ieri si è riunito per l’analisi del voto, continuando a rappresentare, unitariamente, l’attività di “FoggiaCittà”, “A.S.I.- Associazioni Sportive e Sociali Italiane”, “MIT-Modernizzare l’Italia”, “Università Popolare Scivias”, “Riaccendiamo la Speranza-FoggiAttiva” e “Asd Il Seme e l’Albero.” Riflessioni e sintesi che, ai più, potrebbero apparire scontate, ma che a tanti, invece, sfuggono, pur nella loro semplice interpretazione.
Affermare, come hanno fatto taluni esponenti politici locali, che il voto espresso a Foggia, finalizzato, e questo lo ribadiamo con convinzione, ad eleggere il nuovo parlamento italiano, si rifletta totalmente ed automaticamente come una sorta di giudizio nei confronti dell’amministrazione comunale di centrodestra a guida Franco Landella è, a parere della Rete delle Associazioni di Foggia, esercizio di sterile ed inutile polemica politica.
Basti considerare, che il risultato elettorale del M5S non è un dato esclusivamente territoriale, ma ha rigurardato gran parte del Centro Sud, facendolo trionfare in intere regioni, tra cui la Puglia.
Diverso sarebbe stato il ragionamento se i grillini avessero vinto solo a Foggia ed in qualche altro sperduto ed isolato comune della provincia italiana. Così non è stato: fuori da ogni dubbio e da ogni evidente constatazione, M5S ha ottenuto questo risultato grazie alla promessa del cosiddetto “reddito di cittadinanza”, tanto che proprio in questi giorni centinaia di cittadini si sono recati preso i Caf nell’illusione di poter già presentare una formale istanza in tal senso.
Chi afferma dunque che il risultato di Foggia va letto come una sostanziale sfiducia all’Amministrazione della nostra città, dichiarano quindi i presidenti Candela, Iuliani, Russo, Senerchia, Rossitti, Cagno e Abruzzeso, è fuori da ogni logica di buon senso, come è privo di reale ed obiettiva critica politica. Non solo, ma il non trascurante risultato conseguito a Foggia dalla coalizione di centro destra, sia alla Camera che al Senato, con percentuali del 32-33%, denota che non vi è stata alcuna disfatta, come invece taluni vorrebbero far credere, ovvero come testimonia, solo per citare un esempio, il risultato del centro sinistra che si attesta al 15-17%.
Ne consegue che chiunque si fosse candidato in questa tornata elettorale, a prescindere dal colore dell’amministrazione comunale, ben voluta o meno dalla comunità foggiana, difficilmente avrebbe potuto sconfiggere il grande voto di opinione e di generale e trasversale protesta che ha premiato il movimento dei 5 Stelle. Non solo, ma a parere della Rete, difficilmente si sarebbe potuto fare meglio di quanto conseguito dai candidati nei collegi uninominali Di Donna e Spezzati, insieme agli altri meritevoli candidati impegnati nei listini proporzionali della coalizione di centrodestra.
Affermare cose diverse, concludono le associazioni foggiane, significa distorcere la realtà e avere una limitata e debole visione della politica, oltre a dimostrare di non avere veramente a cuore le sorti delle nostra città e delle sue istituzioni, sempre così inutilmente, forzatamente e strumentalmente tirate in ballo.