Esprimo la personale soddisfazione per l’avvio, deciso ieri dal Formez, delle procedure di scorrimento della graduatoria dei funzionari amministrativi Ripam Puglia a favore del Mibact, del Ministero dell’Interno e del Ministero della Giustizia.
In tal modo tanti nostri ragazzi che sono risultati idonei in un concorso potranno vedere riconosciuto il loro merito.
Questa buona notizia non deve però far passare in secondo piano il problema delle carenze di personale della Regione Puglia, che ha una media di dipendenti pubblici per abitante al di sotto della media nazionale e una delle pubbliche amministrazioni col personale più anziano, a cui va comunque il nostro incondizionato ringraziamento per quello che fanno, spesso senza il giusto riconoscimento economico e morale.
Occorre proseguire nel percorso delineato negli ultimi mesi dalla Giunta Regionale col nuovo piano assunzionale, cosa di cui, da presidente della commissione personale ho più volte incentivato e concordato con l’assessore Nunziante, stabilizzando al più presto i 285 lavoratori a tempo determinato presso la Regione, i quali con la loro esperienza reggono interi comparti, e assumendo gli idonei delle varie graduatorie previsti per il 2018.
Subito dopo occorrerà affrontare il problema della scadenza delle graduatorie, previste a dicembre di quest’anno. Senza la proroga non sarà possibile rispettare il programma delle assunzioni dei prossimi anni, che prevede l’assunzione di 93 idonei Ripam nel 2019 e di altri 60 idonei della stessa graduatoria nel 2020.
In particolare la proroga sarà necessaria per tutelare le aspettative degli idonei della graduatoria dei funzionari tecnici TC8, non coinvolti dagli scorrimenti presso i ministeri decisi in questi giorni.
Senza una proroga, per la gran parte di loro i sacrifici compiuti svanirebbero nel nulla alla fine di quest’anno.
Pertanto sarà necessario che la Giunta regionale solleciti con un proprio atto la concessione di una proroga nazionale delle graduatorie, ma dovrà anche prepararsi, nel caso in cui il Parlamento non proceda in tale direzione, ad accogliere la prorosta avanzata dal sottoscritto già l’anno scorso di una proroga regionale al 2020 delle proprie graduatorie, sul modello di quanto fatto dalla Regione Emilia Romagna nel 2014.
Come sempre, anche nei prossimi mesi il mio impegno sarà nella direzione di assicurare la giusta tranquillità lavorativa a tanti nostri concittadini.
Mino Borraccino