“I predoni del mare adesso sono avvisati: la pesca delle oloturie è vietata per legge. Finalmente un passo importantissimo e chiaro che tutela le nostre acque, l’ecosistema marino e la biodiversità”.
Così il consigliere regionale de La Puglia con Emiliano sull’approvazione del decreto n.156 del 27/02/2018 che vieta la pesca delle oloturie, comunemente note come “cetrioli di mare”, Echinodermi della classe Holoturoidea e parenti di stelle e ricci di mare.
“Sono molto soddisfatto – spiega Turco – perché questo decreto arriva, anche se in ritardo, all’indomani di una mia precisa battaglia legislativa: una proposta di legge, poi tramutata in una risoluzione approvata all’unanimità dal consiglio regionale nell’ottobre 2016 e che impegnava la giunta regionale a presentare il caso in sede di conferenza Stato-Regioni. Credo quindi che in questa vittoria ci sia anche un pezzo di Puglia. Ora diremo basta a questo scempio ambientale perpetrato da pescatori senza scrupoli e da commercianti asiatici di alimentari e di prodotti cosmetici”.
“Inoltre con questo decreto – spiega Turco – le Capitanerie di Porto e la Guardia di Finanza potranno operare e prevenire con più certezze normative. In Puglia soprattutto le cronache degli ultimi anni ci raccontano di predoni senza scrupoli che hanno letteralmente saccheggiato i fondali le acque del Tarantino e quelle del Salento procurando un danno ambientale incalcolabile”.
“Proprio Taranto su questo fenomeno ha fatto scuola quando nel 2016, a seguito di un grosso sequestro, il Tribunale ha ribadito come “la pesca abusiva di tonnellate di esemplari di oloturie asportati totalmente dai fondali marini cagioni “un grave danno alla biodiversità presente nei tratti di mare interessati, nonché l’alterazione grave ed irreversibile dell’ecosistema marino”. Bene adesso – conclude Turco – si volta finalmente pagina. Il mare di Puglia ringrazia”.
Taranto, 2 marzo 2018