“Quanto ha speso la Regione Puglia dal 2008 ad oggi per l’acquisto dei farmaci Avastin e Lucentis?”. È quanto chiedono i consiglieri del M5S Mario Conca e Marco Galante all’ Assessore alla sanità Emiliano, in seguito alla sentenza con cui la Corte di Giustizia Europea, ha confermato la legittimità delle sanzioni inflitte dall’Antitrust, per un valore di circa 180 milioni di euro, alle società produttrici dei due farmaci, Novartis e Roche, che avrebbero fatto ‘cartello’ per favorire le vendite del farmaco Lucentis, settanta volte più costoso dell’Avastin. Entrambi i farmaci sono usati per la cura della maculopatia, e sono prodotti dalla Genentech, il Lucentis è però classificato in classe H, mentre l’Avastin è tra gli antitumorali, nonostante l’ uso intravitreale ne abbia dimostrato ampia efficacia nella cura della degenerazione maculare senile e delle maculopatie essudative. Secondo quanto stabilito dall’Antitrust l’illegittimità dell’accordo tra le due aziende avrebbe prodotto un aggravio della spesa sanitaria nazionale di circa 45 milioni all’anno.
“Alla luce di quanto stabilito dalla Corte Europea, investita del caso dal Consiglio di Stato – spiega Conca – dopo il ricorso presentato dai due colossi farmaceutici contro le sanzioni inflitte dall’Antitrust, riteniamo che la Regione Puglia debba avviare una ricognizione sulle spese sostenute finora a causa dell’illegittima intesa tra i gruppi Roche e Novartis. Vogliamo sapere – continua – quali siano i centri ospedalieri pubblici e privati già autorizzati alla somministrazione dell’Avastin per uso intravitreale in Puglia e quale sia stato l’andamento annuale per il consumo dei due farmaci dal 2008. Se l’acquisto dei due farmaci ha avuto un impatto sulla spesa sanitaria, considerato che lo scorso 1° febbraio la Novartis si è detta disponibile a rimborsare il 70% alle strutture, la Regione deve iniziare ad organizzarsi per chiedere il risarcimento che le spetta e con questa interrogazione vogliamo capire quali azioni intenda porre in essere per recuperare le maggiori spese sostenute”.