“Bisogna puntare su una contrattazione nazionale che valorizzi le competenze degli infermieri”. Così il consigliere del M5S Marco Galante nel giorno dello sciopero nazionale degli infermieri proclamato dai sindacati autonomi per il rinnovo del contratto collettivo nazionale.
“Occorre adattare il nuovo quadro normativo della professione sanitaria – spiega il pentastellato – alle reali competenze professionali degli infermieri e degli altri operatori del settore. Il dubbio è che il passaggio da Collegio ad Ordine sia “una medaglia al valore” senza reali miglioramenti per gli infermieri. La bozza d’accordo di cui si è discusso finora è peggiorativa rispetto al precedente contratto, sia da un punto di vista professionale che economico per questo chiediamo una contrattazione collettiva autonoma per gli infermieri. Le criticità maggiori – continua – riguardano l’orario di lavoro, per cui si sta cercando di derogare alle 48 ore settimanali e al diritto al riposo giornaliero; la deprofessionalizzazione e il mancato riconoscimento del valore di ruoli come Infermiere di Famiglia, o il Case Manager, che comportano grandi responsabilità nella gestione dei processi. Anche a causa dei tagli sempre più frequenti, la figura dell’infermiere è divenuta ormai centrale: bisogna valorizzare le competenze specialistiche e i percorsi di carriera in linea con la crescita personale e professionale, mentre un contratto di questo tipo peggiorerà soltanto l’assistenza ai pazienti. Non possiamo accettare che la categoria in Italia continui ad essere penalizzata, al contrario di quanto succede negli altri Paesi europei e ci chiediamo il perché i sindacati confederali stiano trattando sulla base di un contratto penalizzante per l’intera categoria. Dopo 10 anni gli infermieri dovrebbero accontentarsi di incrementi retributivi irrisori, e non meglio indicati insieme alla mancata chiarezza sui fondi. La nuova bozza di accordo è anche peggiorativa rispetto alla precedente. Invitiamo il Governo – conclude il pentastellato – ad aprire con immediatezza un tavolo di confronto con i sindacati, alla presenza delle Regioni, in modo da valorizzare le competenze della categoria”.