“Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire! Allora cercherò di spiegare in maniera schematica e con carte alla mano, ciò che già lo scorso 15 febbraio ho cercato di spiegare, senza essere stato, evidentemente né compreso, né creduto”.
L’on. Ludovico Vico interviene nuovamente sulla vicenda relativa all’Istituto Musicale Paisiello di Taranto, dopo l’inutile e strumentale polemica lanciata oggi dalle pagine di un quotidiano locale, dal direttore dello stesso istituto musicale.
“Il 30 gennaio 2018 – spiega il parlamentare ionico -, la corte dei conti ha registrato il DM 1005/2017. Il 6 febbraio (come si evince dalla nota allegata) il Ministero ha comunicato al Presidente della Provincia di Taranto l’assegnazione del saldo del finanziamento 2017 (circa 438 mila euro). Il 15 febbraio, subito dopo l’assegnazione dei capitoli di bilancio, è stato emanato il decreto con cui si provvedeva a destinare il pagamento del saldo 2017. Il 21 febbraio, l’Ufficio centrale di bilancio ha validato i mandati di pagamento quindi, i soldi in cassa dovrebbero arrivare all’Istituto entro lunedì, come riferisce in una mail il capo di gabinetto del Miur, la dottoressa Sabrina Bono”.
Nella stessa mail della dottoressa Bono, si precisa che “è stato predisposto il DM di riparto delle risorse 2018, che è attualmente all’esame e al concerto di Anci e Upi (quindi, tramite l’Upi il presidente della Provincia di Taranto dovrebbe già conoscere il testo). Ci forniranno (Anci e Upi, ndr) il rispettivo parere la prossima settimana e allora sarà firmato anche quel decreto ministeriale e la Direzione generale competente potrà entro il 28 febbraio scrivere la seconda lettera al presidente della Provincia di Taranto con la indicazione del secondo importo (questi erano gli accordi presi nella riunione svoltasi presso il Miur e sulla base dei quali c’è stato l’impegno del presidente della Provincia a ritirare le procedure di mobilità perché le risorse finanziarie assegnate sarebbero state sufficienti alla conclusione delle attività dell’anno accademico)”.
“Dottor Maggi – chiede l’on. Vico – lei è stato informato correttamente dal presidente della Provincia? Ha mai contattato direttamente il capo di gabinetto della ministera, come hanno fatto i suoi predecessori?”
“Tutto si sta svolgendo come preannunciato – continua l’on. Vico –, ma sembra che procurare allarmismi sia diventata un’arma di distrazione di massa. A chi fa comodo? Insisto: perché, dott. Maggi, continua a fare dell’allarmismo sulle sorti dell’Istituto Musicale tarantino? Caro direttore, a volte, pur non volendo, si fa politica. Credere ad una parte che, evidentemente, non le ha mostrato tutte le carte, e non credere a chi in questi anni ha sempre risolto i problemi che hanno riguardato il Paisiello, portandoli a definitiva risoluzione con la statizzazione, è fare politica! Oppure ingenuamente si sta lasciando strumentalizzare in occasione del rush finale della campagna elettorale? Non si chiede, direttore, come mai solo lei e il presidente della Provincia, continuate a parlare di licenziamenti, mentre i sindacati non sono preoccupati di questo? Forse perché sanno come stanno realmente le cose?”
“Ribadisco – aggiunge -: a giugno scorso, con un emendamento, si sancì la procedura di statizzazione e a dicembre la definizione, con i relativi decreti, grazie al gruppo Pd alla Camera ed ai miei emendamenti e della collega Duranti, grazie ai sindacati confederali e soprattutto all’impegno della ministra Valeria Fedeli. Io personalmente, sono stato in continuo contatto con il capo di gabinetto del Miur nel mese di gennaio, perché il decreto fosse rapidamente emesso e a febbraio per l’accelerazione dei trasferimenti finanziari”.
“Mi chiedo – conclude Vico – quale sarà la prossima polemica, una volta ricevuti i finanziamenti come previsto? Quale sarà la scusa per annunciare improbabili licenziamenti? Le rinnovo la richiesta di incontrare i docenti e il comitato studentesco, sperando che non resti nuovamente inevasa”.
Taranto, 23 febbraio 2018