Numerose novità in arrivo per il mondo dell’agricoltura: da agevolazioni fiscali a fondi e sovvenzioni, abolizioni di imposte a carico di coltivatori e imprenditori agricoli. La legge di bilancio 2018 viene valutata positivamente da Coldiretti Taranto: “Guarda con attenzione all’agricoltura, prevedendo numerose misure che facilitano la crescita del settore come la decontribuzione per i giovani agricoltori e la sterilizzazione delle aliquote Iva”.
Per i giovani agricoltori under 40 è stato riconfermato l’esonero triennale dal pagamento dei contributi previdenziali e una riduzione contributiva nel limite del 66% per i primi 12 mesi e del 50% per un ulteriore anno. “Una misura importante – spiega il presidente di Coldiretti Taranto Alfonso Cavallo – che contribuirà a sostenere la sempre più crescente domanda di giovani, che vogliono fare impresa ed investire in agricoltura. La legge di Bilancio, poi, così come concepita, può anche incentivare l’occupazione dei giovani nelle imprese operanti nel settore agricolo, ma non solo”.
Diventano, infatti, strumentali le agevolazioni contributive legate all’assunzione – stabilizzazione di giovani, con rapporto di lavoro a tempo indeterminato. Dal 1° gennaio, i datori di lavoro privati possono beneficiare dell’esonero dal versamento del 50% dei contributi previdenziali per un periodo massimo di 36 mesi.
Novità anche in materia di Irap. “Per l’anno 2018 – ricorda Coldiretti Taranto – ne è consentita la piena deducibilità (in luogo del 70%) per ogni lavoratore stagionale impiegato per almeno 120 giorni per due periodi di imposta a decorrere dal secondo contratto stipulato con lo stesso datore di lavoro, nell’arco temporale di due anni, a partire dalla data di cessazione del precedente contratto”.
Buone notizie anche per il settore agrumicolo, particolarmente sviluppato nell’arco occidentale della provincia ionica. “La nuova legge di Bilancio – spiega Aldo Raffaele De Sario, direttore Coldiretti Taranto – ha istituito un fondo in favore del settore agrumicolo e delle imprese ad esso legate, finalizzato ad incentivare l’aggregazione e la competitività delle produzioni”. Importante, nella manovra, anche la “sterilizzazione degli aumenti Iva e accise su beni di prima necessità come carne, pesce, uova, riso, miele, zucchero con aliquota ferma al 10% e al 22% per vino e birra.
Aumentato, poi, di dieci milioni di euro per il 2018 e il 2019 il fondo per il rilancio del comparto cerealicolo al fine di sostenere l’aumento della qualità del grano e per favorire la conclusione di contratti di filiera, che valorizzino il lavoro degli agricoltori. Avviata anche la lotta allo spreco alimentare: incentivi per l’acquisto di beni strumentali per favorire la distribuzione gratuita di generi alimentari e non per limitarne gli sprechi.
Viene anche estesa al 2018 l’indennità giornaliera di trenta euro per i lavoratori della pesca marittima, compresi i soci lavoratori delle cooperative della piccola pesca, nel periodo di fermo pesca, nel limite di quaranta giorni nel corso dell’anno, con uno stanziamento di 5 milioni annui.