Il decreto legislativo 124/1998 stabilisce che i cittadini costretti a richiedere prestazioni sanitarie in regime di intramoenia, a causa dei tempi di attesa troppo lunghi nel pubblico, possano essere rimborsati dalle ASL. Per questo i consiglieri del M5S Mario Conca e Marco Galante hanno presentato un’interrogazione diretta all’assessore alla Sanità Emiliano in cui si chiede se non ritenga opportuno fornire indicazioni alle ASL, che disattendono quotidianamente il decreto, per consentire l’erogazione dei rimborsi e ridurre in questo modo le liste d’attesa
“La legge – spiega Conca – indica tempi precisi per l’erogazione di queste prestazioni, ovvero 30 giorni per le visite mediche specialistiche e 60 per gli esami diagnostici. Nel caso in cui i tempi d’attesa siano molto più lunghi è un diritto dei cittadini chiedere che la prestazione sia svolta in intramoenia pagando soltanto il costo del ticket. Basterà compilare un apposito modulo e allegare la fattura con le spese sostenute. Purtroppo sono in pochi a sapere di questa opportunità – incalza il pentastellato – con il risultato che le liste d’attesa continuano ad allungarsi e sempre più pugliesi rinunciano a curarsi. Ancora più grave è la reticenza degli addetti al CUP nel dare informazioni dettagliate e nel rilasciare le attestazioni dello sforamento dei tempi d’attesa su precise indicazioni delle direzioni regionali. Bisogna tutelare il diritto alla salute dei cittadini – conclude – che non possono continuare a pagare per la politica sanitaria sbagliata messa in campo dal Presidente / Assessore Emiliano e da uno Stato latitante”.