Sono Alessandra Epifania, una ragazza di 28 anni, di Palagiano (Taranto), disabile affetta sin dalla nascita da tetraparesi spastica. Scrivo questa lettera per denunciare lo stato di “abbandono” in cui sono stata lasciata da parte della sanità pugliese, in seguito alla mancata autorizzazione da parte dell’ASL di Taranto di proseguimento cure riabilitative negli USA considerandomi portatrice di “esiti stabilizzanti” e affidando le cure riabilitative di mantenimento alle strutture sanitarie territoriali, per la durata di un ora al giorno. Più volte ho cercato ,attraverso lettere, appelli, di accendere i riflettori sulle condizioni che mi affligge, chiedendo un incontro con le autorità competenti, non avendo ad oggi alcun tipo di indicazione e supporto da parte loro. Negare questa possibilità di cure costituisce una lesione del Diritto alla Salute e incide negativamente sia dal punto di vista fisico che psicologico, componente che di certo influisce sul successo della terapia e che potrebbe vanificare i risultati terapeutici positivi già conseguiti.
Tutto questo mi rende estremamente frustrata ,anche perchè non riesco a capire come mai altri casi simili a questo nella stessa Regione Puglia sempre riguardante due ragazzi disabili pugliesi molto piu grandi di me (42 e 33 anni) , sottoposti a riabilitazione nello stesso centro statunitense con lo stesso team di specialisti che segue me, non abbiano avuto queste stesse resistenze, e dopo il diniego dal Tribunale di competenza e da parte dell’ASL di Bari dichiarati anche loro “Stabilizzati” la situazione per loro si è capovolta ,sono stati ricevuti dal Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, dalla Giunta Regionale e dai dirigenti della sanità. Grazie al loro impegno sono stati autorizzati dall’ASL di Bari a recarsi negli USA, per riprendere le cure riabilitative che me sono state negate. Per questo da cittadina pugliese chiedo parità di trattamento per evitare di sentirmi considerata cittadina di serie B e ancora più disabile di serie B.
E chiedo a gran voce il riconoscimento del “Principio di Garanzia ” e del Diritto alla Salute sancito dalla Costituzione nei confronti del disabile. Il diritto di riprendere le cure interrotte presso il centro statunitense per me “INDISPENSABILI e INSOSTITUIBILI”. Confido nella disponibilità delle autorità di competenza ad ascoltare questo grido di dolore. Allego la rassegna stampa dei ragazzi sopra citati per evidenziare l’ingiustizia di cui sono stata vittima da parte della sanità pugliese.