Al termine di complesse indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di
Lecce ed eseguite dalla Guardia di Finanza della stessa città, è stato tratto in
arresto, con l’accusa di avere perpetrato una truffa di oltre 1,5 milioni di euro
ai danni di 50 famiglie, tale S.S., classe ‘77.
Quest’ultimo è stato arrestato mentre si trovava nella Repubblica Ceca, a
Praga, in esecuzione di un Mandato di Arresto Europeo emesso dal Giudice
per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce su richiesta formulata dal
Pubblico Ministero titolare delle indagini, all’esito degli accertamenti compiuti
dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria.
Le investigazioni sono state avviate nel mese di ottobre del 2016 in seguito
ad alcune denunce prodotte da taluni risparmiatori che lamentavano la
mancata restituzione delle somme investite in un società finanziaria con sede
in Belize, denominata ADVERTISING CORP.
Secondo quanto denunciato, i malcapitati investitori sarebbero stati avvicinati
dall’indagato e da due suoi collaboratori i quali, operando al di fuori degli
ordinari canali di intermediazione finanziaria, avrebbero proposto fantomatici
investimenti in una società estera operante nel settore pubblicitario.
Le somme investite, a dire dei proponenti, sarebbero state utilizzate per
l’acquisto di banner pubblicitari on line da rivendere o noleggiare ai maggiori
siti mondiali e motori di ricerca internazionali quali Google, Ebay, Amazon,
Facebook, Bing ed altri, che li avrebbero utilizzati per inserire annunci
pubblicitari.
Per invogliare i risparmiatori, venivano promessi rendimenti elevatissimi,
variabili tra il 48 ed il 120% annuo del capitale investito.
Le indagini eseguite dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico
Finanziaria di Lecce hanno invece consentito di disvelare l’insidioso sistema
di frode messo in atto dall’indagato che, avvalendosi di elevate competenze
nel settore finanziario proprie e dei due suoi collaboratori, uno dei quali con
pregresse esperienze lavorative presso istituti bancari, è riuscito nel giro di
due anni a sottrarre 1,5 milioni di euro agli ignari risparmiatori, trasferendo le
relative somme su conti esteri.
Il sistema utilizzato consisteva nel carpire la buona fede di persone disponibili
ad investire i propri risparmi, convincendoli ad effettuare da casa,
direttamente dalle proprie postazioni di home banking on line, versamenti su
conti correnti accesi presso vari istituti di credito esteri ubicati nella
Repubblica Ceca, in Spagna, Polonia, Stati Uniti e Svizzera, intestati alla
citata società di diritto estero (la ADVERTISING CORP.).
I relativi contratti d’investimento venivano consegnati ai clienti in un secondo
momento nel corso di riunioni appositamente organizzate. Nello specifico,
l’arrestato rientrava dall’estero (era solito trovarsi in Spagna, Inghilterra o
Repubblica Ceca) presentandosi ai propri clienti come blasonato investitore
finanziario operante sui mercati internazionali nonché quale amministratore
della ADVERTISING CORP. Per accrescere ulteriormente la propria
credibilità, tali incontri si svolgevano spesso durante sfarzose cene
organizzate ed offerte dallo stesso indagato.
Al fine, inoltre, di rendere credibili gli investimenti proposti e potere cosi
incrementare la raccolta di danaro attraverso la ricerca di nuovi clienti, il
sistema prevedeva la corresponsione, per i primi mesi, di cedole che
venivano accreditate su dei c.d. “E-wallet” (in sostanza, dei portafogli
elettronici), attraverso piattaforme web di pagamento locate in stati a fiscalità
privilegiata (Lituania ed Irlanda).
L’attività delle Fiamme Gialle salentine è culminata con l’esecuzione di
perquisizioni presso le abitazioni ed i locali in uso agli indagati che, oltre a
corroborare quanto dichiarato dai querelanti in ordine alle condotte truffaldine
perpetrate a loro danno, hanno consentito di identificare complessivamente
50 soggetti, tutti residenti nella provincia di Lecce, che avevano investito i
propri averi nei prodotti finanziari proposti dall’arrestato.
Dalla disamina della documentazione acquisita e dalle accurate indagini
finanziarie sono, da ultimo, emersi i flussi di denaro movimentati ed i conti sui
quali tali somme venivano trasferite per essere definitivamente sottratte alla
disponibilità dei legittimi proprietari.
Al termine, il PM titolare delle indagini, grazie alle inconfutabili prove emerse,
richiedeva al G.I.P. presso il Tribunale di Lecce, ottenendola, un’ordinanza di
custodia cautelare in carcere nei confronti dell’italo – brasiliano. Una volta
accertata l’irreperibilità dell’indagato, che nel frattempo aveva abbandonato il
territorio nazionale, nel mese di ottobre dello scorso anno veniva emesso un
Mandato di Arresto Europeo nonché apposita commissione Rogatoria
tendente ad ottenere il sequestro delle somme depositate sui conti esteri in
quanto costituenti il profitto del reato.
Avvalendosi dei canali di cooperazione internazionale sono state quindi
avviate estese operazioni di ricerca, culminate con l’arresto a Praga del
ricercato.
Quest’ultimo, nella giornata di ieri, 6 febbraio 2018, accompagnato da
personale dell’INTERPOL è giunto presso l’Aeroscalo di Roma Fiumicino
ove, dopo la notifica dell’ordinanza di custodia in carcere alla presenza di
militari della Guardia di Finanza, è stato tradotto presso la Casa Circondariale
di Rebibbia di Roma a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Sono ancora in corso le indagini volte a ricostruire il giro d’affari e le vittime
dell’indagato. L’occasione odierna di diffusione mediatica della notizia, di
concerto con l’Autorità Giudiziaria leccese, va in questa direzione, ovverosia
un invito rivolto a tutti coloro che ritengano di essere in possesso di notizie
utili ai fini delle indagini a rivolgersi agli inquirenti.