Al via i corsi subacquei gratuiti in Puglia per persone con disabilità. Il tacco dello stivale sarà toccato a giugno dal tour “Subacquea e disabilità: una passione per tutti”, progetto nato dalla collaborazione tra DDI (Disabled Diver International) e Dan Europe, fondazione no profit leader mondiale di sicurezza subacquea, e finanziato dalla fondazione Decathlon. Il tarantino G.Paolo Laganaro già da tre anni impegnato per la fruibilità della subacquea, ora componente dello staff training nazionale di DDI Italy, ha progettato un piano di adesione al progetto DDI/DAN Europe/Decathlon anche per la Regione Puglia.
“La disabilità – sostiene Laganaro – è per molti ancora un tabù. Per superare la difficoltà dell’inclusione, la DDI Italy ha pensato quindi di realizzare un progetto itinerante in cui lo staff training nazionale si muove per varie città italiane fornendo l’addestramento necessario ai futuri istruttori e grazie ad alcuni subacquei disabili dimostra quanto l’attività subacquea possa essere davvero uno sport per tutti. Ne è nato l’hastag #subacqueapertutti. In acqua non esistono le barriere. Il progetto, presentato ed approvato dalla fondazione Decathlon, durerà 3 anni – spiega Laganaro- e vedrà il coinvolgimento di 17 città in 10 regioni; verranno svolti 150 corsi gratuiti per istruttori subacquei per persone con disabilità, che a loro volta formeranno gratuitamente circa 150 subacquei con disabilità”.
Laganaro racconta la sua storia, che lo ha portato a diventare un istruttore subacqueo per persone con disabilità. “Nasco come volontario nell’ambito del soccorso sanitario e della protezione civile molti anni prima di diventare istruttore, ma già da adolescente ero molto vicino alle problematiche di carattere sociale. Poi un episodio in particolare mi ha portato presso l’Unità Spinale del Niguarda di Milano, lì è cominciato tutto. Col tempo mi sono specializzato, anche attraverso esperienze fuori dall’ambito subacqueo, da attività presso l’unione ciechi alla partecipazione a molte conferenze sul settore ad esperienze con vari tipi di disabilità. La DDI mette a disposizione dei suoi istruttori un laboratorio, in cui i neo-istruttori sono affiancati da personale più esperto. Attualmente l’unico laboratorio è a Milano ma è nei miei progetti realizzarlo anche in Puglia. Per diventare un istruttore subacqueo per persone con disabilità – afferma Laganaro – ci vogliono cuore, volontà, predisposizione e tanta professionalità. Se dovessi obbedire alle regole del marketing sportivo dovrei dire che chiunque può farlo, ma non è così. La DDI seleziona i suoi istruttori valutando in primis le caratteristiche morali (quelle o ci sono o non ci sono), mentre la professionalità si può acquisire col tempo e con l’esperienza”.
A proposito delle tappe pugliesi del tour, Laganaro spiega che verranno coinvolti ASD e Club di Taranto, Otranto, Bari e Santa Maria di Leuca, tenendo sempre conto dei canoni selettivi imposti da DDI Italy. A Taranto in particolare potrà contare sulla collaborazione dell’associazione Sono e Posso che offre il supporto logistico, organizzativo ed anche morale.