Utenti raddoppiati da un anno all’altro e un aumento degli introiti superiore al 100 per cento nel 2017 rispetto al 2016.
A distanza di poco più di due anni dall’avvio della “app” Mycicero per pagare, via smartphone/cellulare, la sosta nelle strisce blu e per acquistare biglietti e abbonamenti per il bus è possibile tracciare un bilancio sulla sua utilizzazione e sul gradimento da parte degli utenti.
Pluservice, l’azienda fornitrice dell’applicazione a titolo gratuito, ha comunicato i dati relativi al 2016 e al 2017. Meglio di ogni commento essi delineano il successo dell’innovazione introdotta da Amat nel dicembre 2015 per agevolare gli utenti e il personale dell’azienda incaricato dei controlli.
Le statistiche confermano che questo servizio aderisce in pieno alle aspettative dei tarantini. Nel 2016 gli utenti Mycicero per la sosta sono stati 25.553, nel 2017 50.768 per complessivi 76.321 automobilisti che hanno preferito questo mezzo al ticket acquistato dai rivenditori o al parcometro; a questi numeri corrispondono importi pari a 124.310 euro nel 2016 e a 263.430 nel 2017, più che un raddoppio da un anno all’altro, per complessivi 387.740 euro. Rispetto all’introito complessivo derivante dalla sosta, Mycicero rappresenta circa l’8 per cento e la curva è in crescita, percentuale che sfiora la soglia del 10 raggiunta nelle città italiane nelle quali i sistemi informatici di pagamento per sosta e trasporto locale funzionano da anni. Nei due anni il numero delle soste pagate con la “app” è stato di 402.606.
“E’ apprezzabile il fatto – commenta l’assessore all’Innovazione e Partecipate Massimiliano Motolese – che i tarantini si stiano velocemente adeguando alle nuove e moderne forme di pagamento rispetto ai metodi tradizionali. Posso annunciare che sono allo studio anche iniziative promozionali per incentivare l’uso dello smartphone come sistema di pagamento che saranno attuate entro qualche settimana. L’obiettivo è uguagliare e, magari, superare la percentuale nazionale. Utilizzare metodi innovativi per agevolare i servizi collettivi è un vantaggio per tutti”.
Cifre molto più basse si registrano nell’acquisto di biglietti mediante Mycicero. Nel 2016 ne sono stati acquistati per un importo di 6600 euro, l’anno dopo per 11.241 euro. In crescita anche l’acquisto degli abbonamenti.
Prossimamente, infine, l’azienda doterà i verificatori a bordo dei bus di una “app” in funzione antievasori per la verifica in tempo reale sia del possesso dell’abbonamento che delle generalità dichiarate.
Come ogni innovazione anche questa ha avuto bisogno di un periodo di assestamento per la necessaria familiarizzazione con l’uso della “app”. Anche adesso possono registrarsi inconvenienti dovuti alla connessione e alla trasmissione dati.
In ogni caso Mycicero sta diffondendosi soprattutto perché rappresenta una modalità di pagamento più facile e di flessibile utilizzo rispetto a quella delle carte. Basti pensare, per esempio, alla possibilità di prolungare, alla originaria scadenza programmata, il periodo di sosta da remoto.
Taranto 3 febbraio 2018
Il direttore generale
Ing. Massimo Dicecca