Già da tempo gli agenti delle volanti avevano notato un certo via vai vicino all’abitazione di R. A., leccese del ’68, soggetto sottoposto al regime degli arresti domiciliari per spaccio di stupefacenti.
Insospettiti, nel corso degli ultimi controlli avevano monitorato i suoi movimenti fino a quando, nel pomeriggio di ieri, si sono appostati nei pressi della sua abitazione documentando con delle videoriprese l’attività di spaccio. Un continuo andirivieni di clienti che, dopo aver bussato alla porta, sulla soglia di casa, ricevevano la sostanza, a scelta tra marijuana, cocaina ed eroina e, dopo aver pagato il dovuto, si allontanavano.
Dalle riprese, alle ore 16.48 si notava il R.A. sulla porta di casa che consegna a due giovani che avevano suonato alla sua abitazione alcuni involucri in cambio di denaro, poi i due prendono direzioni diverse; uno torna indietro in direzione di via Vittorio Emanuele, mentre l’altro giovane, noto agli operatori poiché sorvegliato speciale e abituale assuntore di sostanze stupefacenti, si allontana in direzione di via Quinto Ennio, dove trova una pattuglia della Polizia ad attenderlo. Il fermato non faceva neanche in tempo ad occultare le tre dosi di sostanza stupefacente del tipo eroina appena ricevuta da R.A. che le stesse venivano poste sotto sequestro.
Pochi minuti dopo, viene ripreso davanti l’abitazione di R.A. un altro uomo che, dopo aver suonato, attende sull’uscio la consegna della sua dose e, dopo averla ricevuta, va via. A quel punto gli operatori decidono di intervenire, quindi, avvicinatisi all’abitazione, suonano il campanello a cui risponde la moglie dello spacciatore che, non ricevendo alcuna risposta, apre la porta consentendo agli agenti di entrare velocemente così da impedire al R.A., colto di sorpresa, di nascondere lo stupefacente, infatti, immediatamente perquisito, viene trovato in possesso di un involucro contenente numerose dosi di eroina nella biancheria, mentre all’interno di una tasca del pantalone si rinvenivano 450 euro in diverso taglio.
La perquisizione veniva estesa all’abitazione dove si rinveniva, nella camera da letto, all’interno di una scarpa da uomo, un malloppo di denaro corrispondente a euro 6.200, chiuso da un elastico, di cui il R.A. non riusciva a giustificarne il possesso e che pertanto veniva posto sotto sequestro.
Gli appostamenti svoltisi anche nei giorni precedenti avevano permesso di documentare un’intensa attività di spaccio davanti l’uscio di casa del R.A., dove si formava quasi la fila delle persone in attesa di acquistare le dosi, nonché l’utilizzo di un tombino e di un contatore dell’acqua, infatti, un accurato controllo dell’esterno dell’abitazione permetteva di riscontrare la presenza nel tombino di sostanza stupefacente del tipo marijuana, mentre nel contatore dell’acqua, difficoltoso da raggiungere per via dell’auto del R.A. parcheggiata proprio a ridosso del muro, si rinvenivano quattro involucri avvolti in nastro adesivo marrone del tipo usato per gli imballaggi, un bilancino di precisione di colore grigio e del materiale in plastica utilizzato per il confezionamento.
Dalla perquisizione domiciliare emergeva che il R.A. si era dotato di una telecamera che, occultata in un vaso di fiori posizionato sul balcone di casa sua, inquadrava la strada di fronte ed era collocata proprio in direzione dei nascondigli indicati precedentemente.
Mentre gli agenti erano impegnati nella perquisizione domiciliare presso l’abitazione, alcuni soggetti tossicodipendenti continuavano a suonare alla porta di casa, fino a quando un poliziotto impegnato nella perquisizione decideva di aprire trovandosi di fronte un giovane a bordo di uno scooter che, prima di accorgersi di essere in presenza di una persona diversa dal R.A., porge una banconota da 10 euro e dei soldi spicci. Una volta accortosi di quanto stava accadendo non riusciva ad articolare frasi di senso compiuto, non potendo fuggire dal momento che il poliziotto si era posto proprio davanti al suo ciclomotore.
Poco dopo a presentarsi alla porta di R.A. vi era un altro tossicodipendente il quale, trovandosi di fronte al poliziotto, rispondeva che era lì di passaggio e si allontanava velocemente.
Al termine dell’attività di Polizia Giudiziaria il R.A. veniva condotto presso la locale casa circondariale e si procedeva al sequestro in totale di grammi 1432,2 di “eroina”; “cocaina” per grammi 14,94 ;“marijuana” per grammi 51; nonché la somma di 6.650 euro.
L’arresto in argomento si inquadra nell’ambito di una intensificazione dei servizi di prevenzione attuati nel centro cittadino e, segnatamente, nel centro storico, voluta dal Questore, in quei luoghi dove maggiormente si sono verificate azioni di illegalità, tra le quali lo spaccio di stupefacenti.