Non ci meravigliamo del silenzio del Governo rispetto al Documento Prodotto dalle Amministrazioni del Comune di Taranto e della Regione Puglia.
Non ci meravigliamo della corsa di tutti compreso tante Associazioni a pretendere di sedersi al tavolo della discussione per essere in prima fila.
Auspicavamo, come avviene in altre parti dell’Italia, il coinvolgimento e la disponibilità di tutte le componenti Politiche e Sociali sul gravoso problema legato allo Stabilimento ILVA e alla situazione ambientale e sanitaria del territorio Jonico e non la partecipazione in ordine sparso in particolare in questo periodo per posizionamenti privilegiati rispetto alle candidature prossime.
“L’ILVA HA BISOGNO DI TARANTO E NON IL CONTRARIO”
Cosa che sono in molti a non voler capire.
Lo Stabilimento di Taranto è uno dei più grandi ed importanti del mondo per il suo specifico “CICLO di LAVORAZIONE”
A Taranto si produce l’Acciaio di qualità superiore a tutti gli stabilimenti del mondo, a detta degli esperti qualificati in materia. Questo dettato dal ciclo integrale con specifiche materie-prime e dal ciclo di raffreddamento degli impianti alimentati dall’acqua che l’Ilva preleva dalle sorgenti di acqua dolce presenti nel mar Piccolo.
Lo Stabilimento di Taranto fu costruito la dove insiste per due ordini di ragione; la vicinanza dell’area in questione alla Ferrovia Nazionale, al Porto di Taranto e quindi al Mar Grande e la seconda per la vicinanza al Mar Piccolo da dove prelevare l’acqua dolce delle sorgenti, ragione per cui lo stesso Mar Piccolo non avendo più disponibilità di quell’acqua che serviva per il riciclo dello stesso mare è diventato la pattumiera che è diventato dove non si possono più coltivare le cozze Tarantine, vanto nel Mondo per la loro bontà.
Oggi per disinquinare lo stesso Mar Piccolo si vorrebbero spendere un cospicuo numero di Milioni di Euro pur sapendo che, se l’ILVA non smette di prelevare l’acqua dolce dalle sorgenti, lo stesso non potrà mai più ritornare allo stato originale fiorente di ricchezza.
Ritornando all’ILVA di Taranto
Detto della produzione dell’Acciaio qualitativamente migliore del Mondo, bisogna ricordare che, presso lo Stabilimento di Taranto, in passato, quando già si parlava della volontà ad eliminare l’Area a Caldo, si è sperimentato anche la laminazione di “BRAMME” importate da altri Stabilimenti, missione fallita perché lo stesso acciaio importato era ed è di bassa qualità.
Va detto anche che, all’interno dello Stabilimento di Taranto è stato sperimentato anche la costruzione di un prototipo di Altoforno Elettrico, esperimento fallito sempre per scarsa qualità del Prodotto.
ARCELOR-MITTAL e soci sono Multinazionali come le altre che acquistano lo Stabilimento di Taranto volendo realizzare: come hanno fatto i Riva:
GRANDI PROFITTI
Acquisire la quota di Mercato di Acciaio dell’Italia per avere il predominio in Europa e nel Mondo.
Queste ragioni invece, sono strategiche per Taranto e per l’Italia.
Lo Stabilimento di Taranto ha ragione di esistere solo se funziona con lo stesso CICLO INTEGRALE.
Le migliori Tecnologie sono efficaci per migliorare l’Ambiente se saranno fatte funzionare al massimo delle loro capacità tecniche.
Se oggi questo non si e potuto avere e perché le pur non sufficienti Tecnologie già istallate nello Stabilimento di Taranto per mitigare l’Inquinamento e perché le stesse non sono mai state impiegate al massimo delle loro capacità.
Gli Elettrofiltri e le Tecnologie esistenti sugli Impianti dovrebbero funzionare 24 ore su 24, cosi facendo ridurrebbero l’inquinamento al minimo, però l’usura degli stessi sarebbe molto alta e quindi bisognerebbe sostituirle con più frequenza con investimenti cospicui rispetto a quanto possono risparmiare i proprietari se utilizzati al minimo della loro capacità o non utilizzate.
Non osiamo immaginare e non perché siamo di parte, tutt’altro, di cosa staremmo a parlare oggi se il Sindaco di Taranto ed il Presidente della Regione Puglia non si fossero opposti al DPCM del Governo.
Grazie a questo RICORSO se ancora non si e svenduta ancora una volta la vita di buona parte della Popolazione della Puglia ed in particolare di Taranto e della sua Provincia.
Tutti si Propongono con ricette personali diventando PROTAGONISTI per un Giorno, per fare cosa?
Perché il Governo non si esprime?
Perché il problema ILVA è di difficile soluzione con scarsa propensione o incompetenza di coloro che sono deputati a dare risposte serie.
La differenza tra il Nord ed il Sud sta nel fatto che, negli anni 90, uno stabilimento ILVA se pure senza Area a Caldo del Nord, Novi Ligure, come Taranto collocato in prossimità della cittadina, provocando problemi di natura ambientale, non fu chiuso come Bagnoli bensi, fu ricostruito spostato dal Paese di circa 5 KM.
Tutti compatti lavorando insieme. Politica e Iistituzioni.
A Taranto, ogn’uno va per conto suo cercando di posizionarsi nelle prime file ed a pagare continuano ad essere i Cittadini ed il Territorio.
Per Il Gruppo Politico
Il Portavoce
Ciro Manigrasso