150 buone idee innovative rischiano di disperdersi e 150 giovani ricercatori, assunti nel 2014 con contratto di lavoro a tempo determinato dalle Università pugliesi nell’ambito del progetto ‘Future in Research’, rischiano di rimanere senza un contratto, vanificando tutto il lavoro svolto in questi anni.
E’ questa la prospettiva, molto negativa e da scongiurare, cui si andrebbe incontro se la Regione Puglia non intervenisse immediatamente per garantire una proroga a questi ricercatori, in modo che possano proseguire nelle loro importanti attività che interessano settori molto rilevanti e all’avanguardia nei più diversi ambiti.
Nel 2014, infatti, la Regione Puglia stanziò 26 milioni di euro per promuovere, negli atenei pugliesi, importanti attività di ricerca, anche al fine di consentire il rientro di molti “cervelli in fuga”, costretti ad abbandonare la propria terra per poter portare avanti i loro progetti innovativi.
Oggi, a distanza di tre anni dall’avvio delle attività e nell’imminenza della scadenza dei contratti, il rischio concreto è che questi progetti vengano vanificati e che di fatto si disperdano tutte le risorse stanziate nel 2014, nonostante fosse prevista nella convenzione sottoscritta tre anni fa la possibilità di prorogare le attività di ricerca.
Stando a quanto è stato recentemente dichiarato dal Governo regionale nel corso dell’audizione tenutasi in I Commissione nei giorni scorsi, infatti, la Regione Puglia parrebbe intenzionata a pubblicare un nuovo bando finalizzato a finanziare, con ulteriori 28 milioni di euro, altri progetti disperdendo sostanzialmente tutto il lavoro fatto in questi anni. Sarebbe un gravissimo errore.
Mi auguro che l’assessore allo Sviluppo Economico, Michele Mazzarano, e l’assessore al Diritto allo Studio e all’Università, Sebastiano Leo, si adoperino per evitare questo rischio, non tradendo i sogni, le aspettative e i progetti di questi giovani ricercatori pugliesi che hanno deciso di investire le loro intelligenze nel nostro territorio e rappresentano senza dubbio uno straordinario patrimonio per la nostra regione, da preservare.
Noi di Sinistra Italiana ci dichiariamo al fianco di questi ricercatori e assicuriamo il nostro sostegno alle loro giuste rivendicazioni.
Mino Borraccino