L’imminente avvio delle due Zone Economiche Speciali della Puglia (nell’area del basso Adriatico che fa leva sui porti di Bari e Brindisi, e in quella jonica che punta sul porto di Taranto con la possibilità di estendersi sino alla zona di Matera-Ferrandina, in Basilicata) può rappresentare certamente un volano molto significativo per lo sviluppo e la crescita di tutta la nostra regione. Le ZES, infatti, sono aree geografiche circoscritte nell’ambito delle quali il Governo applica una legislazione economica, fiscale e tributaria differente rispetto a quella prevista nel resto del Paese, offrendo benefici e semplificazioni amministrative alle aziende che vi si insediano, al fine di consentire il rilancio economico delle aree interessate.
In particolare, è previsto un credito di imposta per investimenti fino a 50 milioni di euro e tempi ridotti per il rilascio di autorizzazioni e per il completamento delle procedure amministrative, il tutto per attrarre opportunità economiche e intercettare i flussi di merci che arrivano soprattutto dall’Oriente.
Da questo punto di vista, certamente, la nostra regione, e Taranto in particolare, può rappresentare una grande piattaforma protesa nel Mediterraneo con grandi prospettive di crescita e sviluppo.
Per questo ritengo che le ZES rappresentino una grande occasione da cogliere e auspico che il Governo centrale e il Governo regionale cooperino sempre più efficacemente nel perseguimento di un obiettivo così importante per la Puglia, da raggiungere nel più breve tempo possibile.
Mino Borraccino